giovedì 27 novembre 2014
martedì 23 settembre 2014
Legge di stabilità e detrazioni su FSC condizionano i Comuni
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Anche per Cinisello, arriva il taglio della spesa
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Il comune di Cinisello Balsamo annuncia la revisione
delle previsioni di spesa programmate per il riequilibrio del bilancio.
Cinisello Balsamo, 23
Settembre 2014
Di Ermanno Faccio – Blogger
di Notiziario Internazionale
Il
comunicato ministeriale pubblicato sul portale della finanza locale nella
seconda metà di luglio, ha costretto l’amministrazione comunale di Cinisello
Balsamo a rimettere in equilibrio il bilancio previsionale e pluriennale 2014 –
2016, già approvato nello scorso mese di giugno.
Alla conferenza
stampa odierna avvenuta presso la sede comunale di Piazza Confalonieri, 6 il
sindaco Siria Trezzi e il vicesindaco, assessore al Bilancio Luca Ghezzi hanno
comunicato l’adozione di misure correttive su alcune delibere relative a
servizi pubblici che non verranno più erogati, nonostante il comportamento
virtuoso sinora adottato dall’Ente, spiegato dal primo cittadino nelle seguenti
premesse e puntualizzazioni:
1 - L’Approvazione di Bilancio avvenuta diligentemente
a giugno
Il Comune si
è comportato virtuosamente poiché ha provveduto a promuovere i lavori di
deliberazione già nello scorso aprile e ad addivenire all’approvazione del
bilancio già dallo scorso mese di giugno 2014. Tale fatto è sostanzialmente
encomiabile poiché l’amministrazione pubblica ha prudenzialmente previsto che,
qualora si fossero verificati tagli da parte del governo relativamente alle
erogazioni previste per i Comuni, eventuali interventi di riparazione quali ad
esempio l’alienazione di beni appartenenti al patrimonio comunale, non
sarebbero potuti avvenire – come invece ora potrebbero - nel corrente mese di settembre.
2 – Il Comune ha scelto virtuosamente di non applicare
la Tasi
I relatori hanno confermato
che il valore della Tasi avrebbe potuto generare un gettito medio di euro
150,00 circa per cittadino ovvero un gettito complessivo di circa 6 Milioni di
Euro. L’annuncio della non applicazione di questa gravosa Tassa, è stata per il
Comune di Cinisello, una scelta adottata per dare un sollievo economico alla
cittadinanza, deliberata sulla base di una apparente situazione di bilancio
obiettivamente favorevole.
3 – Il Comune comunica che si trova ora a dover
ripianare una cifra complessiva di circa 5 milioni di euro.
Nonostante la pubblicazione
del DL. 66/2014 avvenuta il 24/04/2014 ove il governo comunicava ai comuni il
taglio del FSC (Fondo di solidarietà comunale) con conseguenza minor
disponibilità finanziaria per beni e servizi, il 30/06/2014 avveniva la
delibera di approvazione di bilancio dopo una serie di discussioni in
Commissione e in Consiglio. Il successivo dato comunicato dal MEF relativo al
saldo Imu ha conseguentemente visto la pubblicazione sul portale della Finanza
Locale del procedimento di calcolo delle risorse del F.S.C. da assegnare
all’Ente per l’anno 2014. Infine nell’Agosto u.s. è stato pubblicato
l’ammontare del contributo dei comuni alla finanza pubblica come previsto
dall’art. 47 del D.L./66/2014.
Il Comune dichiara in sintesi che: “
Il F.S.C. inizialmente valutato ad euro 14.453.571 è stato quindi ridotto per
euro 1.101.528,62, che sommati agli euro 438.530,62 relativo al D.L.66 relativo
a tagli di beni e servizi e ad euro 1662,70 relativo all’art.47 dello stesso
decreto per tagli relativi alle autovetture pubbliche ed infine ad euro
14.558,43 relative sempre allo stesso D.L. a riguardo però del capitolo “consulenze
esterne”, si vede quindi ridotto alla
cifra netta fruibile di euro 9.064.126,29 per effetto cosiddetta “quota di
alimentazione F.S.C.” basata sulla cospicua quota dell’ I.M.U. incassata dal
comune pari ad euro 3.391.873,11 - relativamente al gettito complessivo dovuto
da cittadini all’Ente per un totale di euro 12.456.000,00 – che conclude la
decurtazione del F.S.C. inizialmente previsto.”
TABELLA
GETTITO INIZIALE MENO RIDUZIONI DL 66 – DL 16 – DM 66 ANNO 2014
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bilancio di previsione
2014
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stanziamento 2014
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riduzioni PER DL 66-DL 16 - DM 66
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FONDO SOLIDARIETA
COMUNALE (F.S.C.)
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14.543.571,00
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VARIAZIONE NEGATIVA
PER ADEGUAMENTO AL MINOR IMPORTO ASSEGNATO DI EURO 13442511,65
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1.101.528,62
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ART.47 - C8 - DL66/14
tagli ai comuni per beni e servizi
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438.530,62
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ART.47 - C8 - DL66/14
tagli ai comuni per auto
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1.662,00
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ART.47 - C8 - DL66/14
tagli ai comuni per consulenze
|
14.558,43
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A) F.S.C. RIDOTTO PER DL16-66-DM66
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12.987.291,33
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1.556.279,67
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imu prevista
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12.456.000,00
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B) quota alimentazione
FSC da IMU 27,28%
|
3.397.873,71
|
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totale detrazioni A+B
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4.954.153,38
|
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TOTALE F.S.C. DISPONIBILE DOPO LA VARIAZIONE RIDUTTIVA PREVISTA DA DL
66-16-DM66
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9.589.417,62
|
|
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TASI (rinunciata=0)
|
-
|
|
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TOTALE GETTITO FSC + IMU
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22.576.708,95
|
|
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TOALE AMMANCO PREVISIONALE RILEVATO
|
4.954.153,38
|
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I dati esposti
in tabella riassumono le dichiarazioni di variazione di previsione economica
comunale.
4 – La richiesta ai cittadini è di pagare una maggiore
quota di IRPEF
Nonostante vari tentativi
esperiti l’amministrazione comunale si vede costretta ad aumentare di un punto
millesimale l’addizionale irpef garantendo così l’entrata corrente
supplementare di euro 910.000 che, si ricorda, è sempre localmente sulle
fasce di reddito superiori ad euro 15.000. Il sindaco Trezzi ricorda che il
bilancio comunale di Cinisello Balsamo vanta una disponibilità residuale di 8
milioni di euro circa e una liquidità di cassa di euro 30 milioni circa, che
però non sono attingibili a causa della legge di stabilità n. 147 del 27
dicembre 2013, varata per l’anno 2014.
5 - La riduzione
ulteriore della spesa pubblica
“Un peso enorme per un comune come il nostro che
aveva scelto di non gravare sulle tasche dei cittadini non applicando la TASI e
mantenendo invariate le aliquote IMU e IRPEF – commentano sempre Siria Trezzi e
Luca Ghezzi – Siamo riusciti a mantenere l’impegno di non applicare la TASI ma
non possiamo evitare di toccare l’addizionale IRPEF. Una scelta forzata anche
rispetto ai contenuti del programma di mandato tuttavia marginale rispetto ad
un’applicazione integrale della Tassa sui servizi indivisibili”.
“Siamo stati tra i pochi
comuni ad approvare in anticipo il Bilancio previsionale, compiendo uno sforzo
di programmazione per presentare ai cittadini un piano pluriennale – concludono
i medesimi – ma questa incertezza sui trasferimenti ha messo in difficoltà
l’attività amministrativa e ha portato a scelte forzate che ci impegniamo a
considerare emergenziali”.
“Inoltre per garantire un
equilibrio di bilancio saranno ridotti i fondi che l’Amministrazione stanzia a
tutela dell’eventuale mancato pagamento dei tributi ( fondi svalutazione
crediti IMU, e delle sanzioni al codice della strada ) per una cifra di
1.756.000 euro e la spesa corrente per 2.2892.000 euro”.
6 – I nuovi investimenti che
non partiranno, le riduzioni, e la nuova figura del coordinatore strategico.
L’assessore Luca Ghezzi ha
infine specificato che i “risparmi di spesa” principali saranno applicati sulla
riduzione applicata sul 50% della spesa corrente relativamente ai settori
affari generali, anagrafe, tributi, comunicazione, servizi sociali, lavori
pubblici, ecologia e sport. Oltre questa azione applicata su “servizi
nevralgici” alcuni nuovi servizi programmati non partiranno, quali ad esempio
quelli relativi alle strutture protette e ai servizi diurni per anziani ed
infine il servizio di manutenzione strade che partiranno tutti l’anno prossimo.
Il Sindaco Siria Trezzi ha concluso specificando che l’adozione della nuova
figura di coordinatore dell’area unica preposto per la gestione delle aziende,
dell’innovazione, della macchina comunale e della comunicazione è un figura
necessaria ed essenziale per il corretto funzionamento degli apparati pubblici,
e che la sua adozione non comporta nuovi costi di bilancio perché sostituisce
l’uscita di due dirigenti recentemente trasferitisi uno a Bergamo e uno a
Cologno Monzese.
lunedì 25 agosto 2014
EXPO REAL 2013 attracts 36,000 participants
Date: 10 October 2013
Category: Other News, Top Stories
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lunedì 26 maggio 2014
Votazioni 2014
FRANCIA: il Front National di Marine Le Pen trionfa con
il dato storico del 24,85%. L'Ump è il secondo partito (20,80%), mentre
i socialisti di Francois Hollande raggiungono il minimo storico del
13,98%. Centristi al 9,7%, ecologisti all'8,7%.
GERMANIA: Il Cdu di Angela Merkel si conferma il primo partito (35,3%), anche se è il peggiore risultato del partito dal 1979 in Europa. In crescita SPD (27,2%), mentre c'è una grande affermazione per il partito antieuro Alternaive Fuer Deutschland con il 7%. Un seggio anche ai neonazisti dell'NPD.
GRECIA: La sinistra radicale di Syriza guidata da Alexis Tsipras è in testa con il 26,7%. Al secondo posto Nea Dimokratia (centro-destra) con il 22,8%, al terzo il neo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata) con il 9,3%% e al quarto posto la lista Pasok (socialista)-Elia (l'Olivo) con l'8,1%.
REGNO UNITO: Dato sorprendente degli euroscettici dell'Ukip, in testa con il 31,1%, secondo risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale. Forte calo dei Conservatori che sono testa a testa con il Labour, crollo dei Liberaldemocratici.
DANIMARCA: Boom euroscettici: estrema destra di Danish People Party sarebbe il primo partito con il 23,1% (+3 deputati rispetto al 2009), secondi i socialisti con il 20,5%, terzi i liberali con il 17,2%.
IRLANDA: Sinn Fein verso la conquista di un seggio europeo con un 17%, in crescita rispetto al 10% registrato nelle ultime elezioni politiche. Restano in testa gli indipendenti con il 27%, seguito da Fine Gael (centro-destra) al 22%, il partito laburista in calo al 6%. In aumento i Verdi al 6%.
SPAGNA: Debacle del Partito Popolare al governo con il 26% e del principale partito dell'opposizione, il Psoe, che registra un 23%. Spettacolare exploit degli 'indignados' con il partito Podemos, che conquista 5 seggi.
UNGHERIA: I risultati definitivi danno Fidesz (conservatori) al 51,49% dei consensi, e avrà 12 seggi. Jobbik (estremisti) ha ottenuto il 14,68%, 3 seggi. I socialisti (Mszp) hanno raggunto il 10,92%, 2 seggi.
BULGARIA: Per gli exit poll, si afferma il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, (28,6%). Seguono il partito socialista di Serghei Stanishev, 19,8%. Il partito della minoranza turca, Dps, con il 14,9% e tre seggi.
CROAZIA: vittoria con il 41% della coalizione del centrodestra, guidata dall'Unione democratica croata (Hdz). Otterranno 5 degli 11 eurodeputati assegnati al Paese. La coalizione di centrosinistra ottiene il 29,9 % e 4 eurodeputati.
AUSTRIA: secondo le proiezioni i popolari sono in testa con il 27,1% mentre i socialdemocratici dell'Spoe raggiungono il 23,8. Terzi euroscettici del Fpoe con il 20,1% che raddoppiano i seggi da 2 a 4. Verdi al 14,6%.
ROMANIA: Coalizione socialista del premier Victor Ponta in vantaggio con il 41%. Liberali secondi con il 14,9%, mentre i popolari del Pdl fermi all'11,8%. Unione democratici ungheresi in Romania, sempre Ppe, al 7%, e i populisti del PMP al 6,7%.
POLONIA: Crollo dei popolari di governo del Po, che in Polonia restano primo partito ma con quasi un terzo dei voti in meno rispetto al 2009, boom degli euroscettici del Knp di Janusz Korwin-Mikke che conquisterebbero 4 seggi col 7,2%, forte ascesa dei conservatori del Pis in lotta per il primato col 31,8%.
PORTOGALLO: Socialisti del Ps primi (30-34%), secondi i popolari della coalizione AP tra 25-29%. Terza la sinistra radicale di CDU (12-15%).
PAESI BASSI: L'eurofobo Pvv di Geert Wilders porta a casa 4 eurodeputati con il 13,2%. Il primo partito per preferenze rimane il D66 dei centristi liberali con 15,4%, mentre i cristianodemocratici del Cda si attestano al 15%.
FINLANDIA: In testa i popolari del KK 22,7% seguiti dai liberali di SK (21,0%). Terzi i socialisti di SSP (13,6%). Solo quarti gli euroscettici 'Veri finlandesi' (12,8%).
LUSSEMBURGO: stravince Juncker con i cristianodemocratici del Csv al 37,65%. I liberali al governo è secondo (14,77%), poi socialisti del Lsap (11,75%) e verdi (Dei Greng).
LETTONIA: al 46% i popolari del partito 'Unity' mentre i conservatori dell' Alleanza Nazionale al 15%. Socialdemocratici pro-russi dell' 'Harmony Center'(13%) e Unione dei Verdi (8%).
MALTA: in testa il partito laburista (53%), seguito dai popolari del partito nazionalista (40%). Terzi i Verdi con il 2,7%, e altri piccole formazioni totalizzano il 4%.
REP. CECA: Vittoria dei filoeuropei Ano (16,13%). Seguono liberali del Top 09 (15,95%), socialdemocratici (Cssd) del premier (14,17). Al Parlamento europeo anche i comunisti(0,98%).
SLOVENIA: vittoria ufficiale del Partito democratico sloveno (centrodestra) con il 24,86%, seguito da Lista Nova Slovenija e Sls (centrodestra) al 16,46%, dalla lista Verjamem (centrosinistra) con il 10,50% e Desus (centrosinistra) all' 8,16%, seguito dal partito socialdemocratico (centrosinistra) con il 8,05%. Alle urne solo il 24%.
SLOVACCHIA: con la bassissima affluenza del 13% vincono i socialdemocratici (Smer) del premier, Robert Fico (24,09%), seguito dai popolari del Movimento cristiano democratico (Kdh) con il 13,21%. Al terzo posto l'Unione slovacca dei cristiani democratici (Sdku) con il 7,75%.
CIPRO: Il partito Disy (Adunata Democratica, centro-destra al governo) vince con il 37.78%. Segue il comunista Akel (26.87%), il Diko (Partito Democratico, destra) con il 10.86%, la lista Edek (socialdemocratico), Verdi Ecologisti (7.69%), Alleanza Civica (destra) con il 6.78%.
SVEZIA: Exit poll: Socialdemocratici primo partito (23,7%), crollo del Partito dei Moderati del premier che scende al 13,0%. Ascesa degli ambientalisti Mp con il 17,1%. Scesi i liberali di Fp al 9,5%. Sinistra radicale del Vaensterpartiet in ascesa all'8,1% (dal 5,66%). Al 7,0% i Democratici (Sd) euroscettici.
GERMANIA: Il Cdu di Angela Merkel si conferma il primo partito (35,3%), anche se è il peggiore risultato del partito dal 1979 in Europa. In crescita SPD (27,2%), mentre c'è una grande affermazione per il partito antieuro Alternaive Fuer Deutschland con il 7%. Un seggio anche ai neonazisti dell'NPD.
GRECIA: La sinistra radicale di Syriza guidata da Alexis Tsipras è in testa con il 26,7%. Al secondo posto Nea Dimokratia (centro-destra) con il 22,8%, al terzo il neo-nazista Chrysi Avgì (Alba Dorata) con il 9,3%% e al quarto posto la lista Pasok (socialista)-Elia (l'Olivo) con l'8,1%.
REGNO UNITO: Dato sorprendente degli euroscettici dell'Ukip, in testa con il 31,1%, secondo risultati preliminari diffusi dalla commissione elettorale. Forte calo dei Conservatori che sono testa a testa con il Labour, crollo dei Liberaldemocratici.
DANIMARCA: Boom euroscettici: estrema destra di Danish People Party sarebbe il primo partito con il 23,1% (+3 deputati rispetto al 2009), secondi i socialisti con il 20,5%, terzi i liberali con il 17,2%.
IRLANDA: Sinn Fein verso la conquista di un seggio europeo con un 17%, in crescita rispetto al 10% registrato nelle ultime elezioni politiche. Restano in testa gli indipendenti con il 27%, seguito da Fine Gael (centro-destra) al 22%, il partito laburista in calo al 6%. In aumento i Verdi al 6%.
SPAGNA: Debacle del Partito Popolare al governo con il 26% e del principale partito dell'opposizione, il Psoe, che registra un 23%. Spettacolare exploit degli 'indignados' con il partito Podemos, che conquista 5 seggi.
UNGHERIA: I risultati definitivi danno Fidesz (conservatori) al 51,49% dei consensi, e avrà 12 seggi. Jobbik (estremisti) ha ottenuto il 14,68%, 3 seggi. I socialisti (Mszp) hanno raggunto il 10,92%, 2 seggi.
BULGARIA: Per gli exit poll, si afferma il partito conservatore Gerb dell'ex premier Boyko Borissov, (28,6%). Seguono il partito socialista di Serghei Stanishev, 19,8%. Il partito della minoranza turca, Dps, con il 14,9% e tre seggi.
CROAZIA: vittoria con il 41% della coalizione del centrodestra, guidata dall'Unione democratica croata (Hdz). Otterranno 5 degli 11 eurodeputati assegnati al Paese. La coalizione di centrosinistra ottiene il 29,9 % e 4 eurodeputati.
AUSTRIA: secondo le proiezioni i popolari sono in testa con il 27,1% mentre i socialdemocratici dell'Spoe raggiungono il 23,8. Terzi euroscettici del Fpoe con il 20,1% che raddoppiano i seggi da 2 a 4. Verdi al 14,6%.
ROMANIA: Coalizione socialista del premier Victor Ponta in vantaggio con il 41%. Liberali secondi con il 14,9%, mentre i popolari del Pdl fermi all'11,8%. Unione democratici ungheresi in Romania, sempre Ppe, al 7%, e i populisti del PMP al 6,7%.
POLONIA: Crollo dei popolari di governo del Po, che in Polonia restano primo partito ma con quasi un terzo dei voti in meno rispetto al 2009, boom degli euroscettici del Knp di Janusz Korwin-Mikke che conquisterebbero 4 seggi col 7,2%, forte ascesa dei conservatori del Pis in lotta per il primato col 31,8%.
PORTOGALLO: Socialisti del Ps primi (30-34%), secondi i popolari della coalizione AP tra 25-29%. Terza la sinistra radicale di CDU (12-15%).
PAESI BASSI: L'eurofobo Pvv di Geert Wilders porta a casa 4 eurodeputati con il 13,2%. Il primo partito per preferenze rimane il D66 dei centristi liberali con 15,4%, mentre i cristianodemocratici del Cda si attestano al 15%.
FINLANDIA: In testa i popolari del KK 22,7% seguiti dai liberali di SK (21,0%). Terzi i socialisti di SSP (13,6%). Solo quarti gli euroscettici 'Veri finlandesi' (12,8%).
LUSSEMBURGO: stravince Juncker con i cristianodemocratici del Csv al 37,65%. I liberali al governo è secondo (14,77%), poi socialisti del Lsap (11,75%) e verdi (Dei Greng).
LETTONIA: al 46% i popolari del partito 'Unity' mentre i conservatori dell' Alleanza Nazionale al 15%. Socialdemocratici pro-russi dell' 'Harmony Center'(13%) e Unione dei Verdi (8%).
MALTA: in testa il partito laburista (53%), seguito dai popolari del partito nazionalista (40%). Terzi i Verdi con il 2,7%, e altri piccole formazioni totalizzano il 4%.
REP. CECA: Vittoria dei filoeuropei Ano (16,13%). Seguono liberali del Top 09 (15,95%), socialdemocratici (Cssd) del premier (14,17). Al Parlamento europeo anche i comunisti(0,98%).
SLOVENIA: vittoria ufficiale del Partito democratico sloveno (centrodestra) con il 24,86%, seguito da Lista Nova Slovenija e Sls (centrodestra) al 16,46%, dalla lista Verjamem (centrosinistra) con il 10,50% e Desus (centrosinistra) all' 8,16%, seguito dal partito socialdemocratico (centrosinistra) con il 8,05%. Alle urne solo il 24%.
SLOVACCHIA: con la bassissima affluenza del 13% vincono i socialdemocratici (Smer) del premier, Robert Fico (24,09%), seguito dai popolari del Movimento cristiano democratico (Kdh) con il 13,21%. Al terzo posto l'Unione slovacca dei cristiani democratici (Sdku) con il 7,75%.
CIPRO: Il partito Disy (Adunata Democratica, centro-destra al governo) vince con il 37.78%. Segue il comunista Akel (26.87%), il Diko (Partito Democratico, destra) con il 10.86%, la lista Edek (socialdemocratico), Verdi Ecologisti (7.69%), Alleanza Civica (destra) con il 6.78%.
SVEZIA: Exit poll: Socialdemocratici primo partito (23,7%), crollo del Partito dei Moderati del premier che scende al 13,0%. Ascesa degli ambientalisti Mp con il 17,1%. Scesi i liberali di Fp al 9,5%. Sinistra radicale del Vaensterpartiet in ascesa all'8,1% (dal 5,66%). Al 7,0% i Democratici (Sd) euroscettici.
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