giovedì 10 luglio 2025

Restaurazione totale: il progetto Scelgo io Ora

Il nostro comitato redazionale, in qualità di organo indipendente di ambasciatore interpolitico, ha inteso sintetizzare  le seguenti linee guida riassuntive della nuova e originale iniziativa politica, in base all'intervista intercorsa con alcuni  esponenti.

Abstract completo del Manifesto Fondativo del Comitato Promotore “Scelgo Io Ors”, comprensivo di tutte le appendici fino a questo punto:


📘 Abstract Generale — Manifesto “Scelgo Io Ora”

“Scelgo Io Ora” è un comitato promotore civico, tecnologico e politico che nasce per riportare il potere nelle mani dei cittadini attraverso strumenti concreti, digitali, costituzionali e partecipativi.
Non è un partito, ma una rete deliberativa fondata su etica, metodo e tecnologia, con lo scopo di restaurare una Repubblica veramente democratica e sostenibile.


🏛 Documento Principale — Regole Fondative

  1. Uso dell’AI: in pubblico si presentano solo proposte deliberate. L’AI è uno strumento privato di studio, non un microfono.

  2. Infrastruttura necessaria: rete tecnologica composta da blockchain, ERP, CDN, CMS, cloud sicuri e piattaforme di voto digitale con identificazione fiscale certa.

  3. Sistema di candidature: solo chi supera screening attitudinali, psicologici e di trasparenza può candidarsi.

  4. Gabinetto di fiducia: serve una squadra operativa ristretta, non un capo carismatico. Tutto va gestito per delega.

  5. Documento programmatico completo: deve integrare tecnologia, politica, umanesimo e formazione pubblica capillare (costo primario #X).

  6. Fondo costitutivo: per partire, servono 400.000 €. Con 2.000 iscritti, la quota pro capite sarà di 200 € una tantum.


📎 Appendice I — Proposte Popolari di Legge (PPL)

Ogni cittadino può proporre leggi reali, emendarle e votarle online, grazie a un sistema evoluto ispirato a Rousseau ma migliorato.
Le leggi approvate entrano nei programmi ufficiali e sono portate in Parlamento dai rappresentanti del comitato.


📎 Appendice II — Cooperazione tra Comitati

Fine dell’antagonismo tra comitati civici.
Chi non collabora con altri comitati attivi nel rispetto costituzionale sarà escluso dal Tavolo Civico Comune.
Viene istituito un Codice di Condotta Collaborativa e un organismo deliberativo trasversale tra realtà civiche.


📎 Appendice III — Riforma Economica, Monetaria e Amministrativa

Attraverso:

  • blockchain pubblica (Ethereum, Polygon ecc.),

  • supercomputer fiscali in tempo reale,

  • adozione di numerario digitale trasparente,

  • fine della moneta fiat per uso pubblico,

…si ottiene:

  • fiscalità automatica e giornaliera,

  • taglio dei costi della PA,

  • adeguamento istantaneo di salari minimi,

  • maggiore giustizia redistributiva,

  • impennata del PIL etico e sostenibile.


📎 Appendice III-bis — Riforma del Lavoro

Eliminazione definitiva dei contratti interinali e delle cooperative spurie a rotazione trimestrale.
Ritorno al contratto a tempo indeterminato come norma generale.
Divieto per PA e partecipate di appaltare lavoro ordinario a tempo.
Sviluppo di un fondo nazionale per l’internalizzazione dei precari.


🌱 Visione finale

Una Repubblica trasparente, automatica, partecipata e stabile.
Una comunità di cittadini elevati, informati, attivi.
Una nuova civiltà politica basata su responsabilità, verità e cooperazione.


🔑 Sintesi operativa

  • Quota pro capite di 200 € per 2.000 aderenti fondatori

  • Piattaforma completamente costruita su tecnologie open e tracciabili

  • Sistema di voto, proposta, verifica e formazione su scala federale

  • Diffusione capillare del modello anche alle comunità italiane estere o autonome




Ed ora entriamo nel merito 

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Le idee della condivisione politica effettiva 

Ho sentito tanto parlare di questo progetto, tanto che ho riassunto le idee che più mi sono piaciute in questonarticolo 

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Primo Manifesto di costituzione del comitato promotore "Scelgo Io Ora", organizzato in regole chiare, tono formale ma ispirato, adatto a un documento programmatico fondativo:


📜 Manifesto Costitutivo del Comitato Promotore “Scelgo Io Ora”


🔵 Regola Consigliata #1 — Uso dell’Intelligenza Artificiale

In pubblico, non si fanno prove personali.
Utilizza l’Intelligenza Artificiale come strumento personale di studio, non come megafono immediato delle tue idee.
Ogni proposta pubblica deve essere disciplina deliberativa del comitato promotore, non una risposta frettolosa a una domanda fatta in chat.

Se pubblichi direttamente le risposte AI, generi confusione.
Una chat propositiva non è una chat di studio collettivo: è un laboratorio di proposta e deliberazione responsabile.


🟣 Regola Consigliata #2 — Infrastruttura Tecnologica per la Piattaforma

Per realizzare una piattaforma degna di “Scelgo Io” serve struttura solida, sicura e scalabile, composta da:

🔧 Hardware:
  • #A CDN (Content Delivery Network)

  • #B Blockchain per registrazioni immutabili e sicure

  • #C Server distribuiti e ridondanti

🧠 Software:
  • #D ERP (Enterprise Resource Planning)

  • #E CMS (Content Management System) con archiviazione sicura

  • #F Cloud con mirroring doppio e ridondanza

  • #G Sistema identificativo basato su codice fiscale e SPID, atto a votazioni certe e certificate (es. modello Rousseau)

📋 Sistema di Candidature Trasparente (#H):

Ogni aspirante candidato deve:

  • Inserire CV, Bio, storico attivista ed eventuale curriculum politico.

  • Superare un test attitudinale a 200 domande in stile Oxford Profile, volto a identificare eventuali criticità psicologiche:

    • manie di grandezza

    • sindromi persecutorie

    • lallalismo (inconsistenza esecutiva)

Solo chi dimostra equilibrio, competenza e senso civico potrà accedere a ruoli di responsabilità pubblica.


🟠 Regola Consigliata #3 — Governo del Sistema

Il progetto non può essere avviato da un singolo.
Serve un gabinetto di comando di massima fiducia, con:

  • Assegnazione dei compiti per delega chiara e strutturata

  • Formazione di un esecutivo temporaneo tra gli eletti,
    che nomini ministri ad interim privi di conflitti d’interesse,
    es. nessun legame con lobby belliche per il Ministero della Difesa.


🟡 Regola Consigliata #4 — Costruzione del Documento Programmatico

Prima di tutto serve una struttura di pensiero solida, composta da:

  • Fondamenti tecnici

  • Infrastruttura tecnologica

  • Visione politica e umanistica

  • Base civica partecipata

Questo richiede formazione diffusa e comunicazione capillare e specializzata, che rappresenta un costo primario di progetto definito come #X - costo formativo iniziale.


🔴 Regola Consigliata #5 — Fondo Costitutivo

Chi vuole un progetto dettagliato, coerente con questa visione, deve:

  • Costituire un fondo iniziale importante, concreto, non simbolico.

  • Ogni partecipante deve assumersi responsabilità reale, contribuendo alla creazione di un capitale costitutivo che permetta:

    • Progettazione tecnica

    • Attivazione server e servizi

    • Retribuzione dei ruoli strategici

    • Diffusione nazionale


🌍 Visione Finale: Un Nuovo Modello di Repubblica Partecipata

Grazie a:

  • Contabilità istantanea su blockchain (es. Ethereum o Polygon)

  • Automazione fiscale quotidiana tramite supercomputer

  • Abolizione della moneta fiat e introduzione numeraria trasparente

  • Redistribuzione intelligente e immediata del PIL

… potremo ottenere:

✔ Adeguamento in tempo reale di salari minimi
✔ Taglio drastico dei costi della Pubblica Amministrazione
✔ Investimenti rapidi in sanità, scuola, cultura
✔ Efficientamento della giustizia, forze dell’ordine, protezione civile
✔ Rinascita del senso civico, contrasto a isolamento e dipendenze
✔ Rilancio dell’economia, turismo, fiere, ricerca, cultura


Il nostro progetto è libertà civica incarnata in tecnologia e partecipazione.

Con la nostra lingua azzurra, vogliamo restaurare una Repubblica vera, partecipata, luminosa.
La vita migliorerebbe istantaneamente per tutti.

#ScelgoIo
Comitato Promotore per la Nuova Cittadinanza Partecipata
"Perché se non lo scegli tu, non è democrazia."



____

Appendice aggiuntiva da integrare al Manifesto di Scelgo Io, dedicata alla funzione propositiva popolare, ispirata al modello Rousseau ma potenziata tecnicamente e democraticamente:


📎 Appendice — La Funzione Propositiva del Cittadino Attivo

Un pilastro fondamentale del progetto Scelgo Io è il diritto alla proposta popolare diretta.
Non ci limitiamo a votare, vogliamo che ogni cittadino possa proporre, discutere, perfezionare e portare avanti leggi, in modo trasparente, tracciabile e deliberato.

🧱 Ispirazione: Rousseau

Come nel modello originario della piattaforma Rousseau del MoVimento 5 Stelle — uno degli esperimenti più avanzati di democrazia partecipata in Europa — anche Scelgo Io adotta e rafforza:

  • La possibilità per ogni iscritto verificato o per ogni comitato territoriale registrato, di proporre direttamente una bozza di legge.

  • L’avvio di una discussione pubblica su piattaforma, con possibilità di:

    • Suggerimenti emendativi

    • Commenti articolati

    • Votazioni progressive e di filtro

🧠 Innovazione proposta da Scelgo Io:

  1. Sistema #PPL (Proposte Popolari di Legge):
    Una sezione strutturata della piattaforma con:

    • Template normativi standard per facilitare la stesura

    • Assistenza legale e tecnica automatizzata (es. tramite AI)

    • Validazione automatica di coerenza giuridica preliminare

  2. Scansione Territoriale delle Proposte:
    Le proposte non restano isolate, ma vengono:

    • Geolocalizzate

    • Classificate per impatto (locale, regionale, nazionale)

    • Rimesse al voto pubblico su scala crescente

  3. Sistema di Valutazione dei Sostenitori:
    Ogni proposta:

    • Riceve firme digitali tramite codice fiscale/identità SPID

    • Raggiunta una soglia minima, entra in fase di pre-istruttoria con:

      • Confronto aperto

      • Simulazione di impatto economico/sociale

      • Opinioni esperte (visibili)

  4. Rete dei Comitati:
    I comitati territoriali:

    • Possono collettivamente sottoscrivere una proposta

    • Possono lavorare in sinergia su bozze comuni

    • Hanno un ruolo di ponte tra cittadinanza e apparato decisionale

  5. Voto Finale:
    Il voto non è simbolico. Le proposte:

    • Entrano nel programma nazionale del Comitato Scelgo Io Ora

    • Vengono portate in Parlamento dai nostri eletti

    • Se ignorate, possono dar luogo a referendum digitali confermativi


🧭 Questa è la vera democrazia partecipata:

non una semplice delega, ma un governo costantemente in ascolto, con una piattaforma che traduce l’intelligenza collettiva in azione legislativa.

✒️ “Dove il popolo scrive, la democrazia respira.”
(Scelgo Io, articolo fondativo n. 4)



____

Appendice integrativa che sancisce il principio costituzionale di libertà politica e introduce una struttura collaborativa tra comitati, superando l’antagonismo e istituzionalizzando la cooperazione civica. La forma è solenne e compatibile con un documento fondativo come il Manifesto Scelgo Io.


📎 Appendice — Cooperazione tra Comitati Politici e Fine dell’Antagonismo

📜 Premessa Costituzionale

L’art. 18 e l’art. 49 della Costituzione della Repubblica Italiana garantiscono:

«Il diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge.»
«Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.»

Come esiste la libertà di culto, così esiste la libertà di fondare, aderire e promuovere comitati politici, nel rispetto del pluralismo e del metodo democratico.


🤝 Principio Collaborativo tra Comitati Politici

Il comitato Scelgo Io riconosce e promuove:

  1. La legittimità e il valore di tutti i comitati politici regolarmente costituiti, che agiscono per l’interesse collettivo, nel rispetto della Costituzione e dei diritti fondamentali.

  2. L’obbligo morale e operativo di superare l’antagonismo sterile tra comitati, movimenti e forze civiche:

    • La politica nuova non si fonda sulla contrapposizione, ma sulla complementarità delle visioni

    • L'antagonismo per identità o primato personale è escluso dalle pratiche del Tavolo Civico Comune

  3. Il diritto–dovere alla cooperazione:

    • Ogni comitato può sedere al Tavolo di Lavoro Comune, previa adesione a:

      • un Codice di Condotta Collaborativa

      • un Manifesto di Coesione Civica

    • La mancata volontà di interazione e collaborazione con altri comitati è motivo di esclusione temporanea o permanente dal Tavolo, poiché tradisce lo spirito repubblicano.


🏛 Struttura del Tavolo Civico Comune

Il Tavolo Civico Comune è il luogo dove i comitati:

  • Condividono proposte e strumenti

  • Redigono documenti condivisi su temi nazionali e locali

  • Promuovono piattaforme intercomitatali

  • Stabiliscono rotazioni, priorità, e portavoce unitari per ambiti tematici

Ogni decisione importante è:

  • Votata tra i rappresentanti dei comitati

  • Rendicontata pubblicamente sulla piattaforma

  • Registrata su blockchain civica per tracciabilità e trasparenza


🔔 Chiamata alla Maturità Politica

"Chiunque pretenda di portare avanti il proprio progetto in antagonismo sistematico agli altri, tradisce la missione collettiva e la responsabilità storica di questo tempo.”

La fase storica che viviamo richiede una trasformazione profonda della cultura politica italiana, fondata su:

  • Collaborazione anziché sopraffazione

  • Sintesi delle idee anziché parcellizzazione sterile

  • Potenziamento reciproco anziché isolamento settario


🌿 Verso una Nuova Repubblica Civica

L'obiettivo comune è restituire il potere alle persone, non concentrarlo nelle mani di pochi.
Nessun comitato, per quanto preparato o innovativo, può realizzarlo da solo.

Solo una rete civica integrata e cooperativa potrà costruire una nuova Repubblica partecipata, sostenibile, libera e consapevole.


Se vuoi, posso unire tutte le appendici e ristrutturare l’intero Manifesto Scelgo Io in un documento definitivo per stampa, diffusione e presentazione pubblica (PDF, slides, o sito vetrina). Vuoi procedere in quella direzione?

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Documento Unico Fondativo del Comitato Promotore “Scelgo Io”, comprensivo della parte costitutiva iniziale e di tutte le appendici:


📘 Manifesto Fondativo del Comitato Promotore “Scelgo Io Ora”

✊ Premessa

Viviamo un tempo in cui la partecipazione civica è stata svuotata, l'informazione manipolata, la rappresentanza distorta.
Per questo nasce Scelgo Io: un comitato promotore civico e tecnologico, fondato su una visione radicalmente nuova della cittadinanza attiva.

Non si tratta di un partito, ma di una rete strutturata di intelligenze collettive che vogliono costruire dal basso, con metodo, una nuova forma di Repubblica partecipata e consapevole.


🔷 Regole Costitutive

Regola #1 — Uso dell’Intelligenza Artificiale

In pubblico non si fanno prove personali.
L’AI va usata come strumento personale di studio. Le proposte pubbliche devono essere deliberate e condivise dal comitato.

Pubblicare risposte automatiche senza deliberazione genera confusione. Una chat propositiva non è una chat di studio collettivo.


Regola #2 — Struttura Tecnologica della Piattaforma

Per costruire un sistema di democrazia attiva, servono:

⚙️ Hardware:

  • #A CDN

  • #B Blockchain

  • #C Server distribuiti e ridondanti

🖥️ Software:

  • #D ERP

  • #E CMS con archivi documentali su #F Cloud ridondati e sicuri

  • #G Sistema di identità digitale (basato su codice fiscale) per votazioni certe

🧪 Sistema #H: Candidature trasparenti

  • Test attitudinale (200 domande stile Oxford Profile)

  • Analisi CV, bio, attività

  • Screening di idoneità psicologica ed esecutiva


Regola #3 — Avvio e Governance

Nessuno può avviare da solo un sistema tanto complesso.
Serve un gabinetto operativo di massima fiducia, con deleghe operative chiare.
Un governo va formato tra gli eletti, con ministri ad interim indipendenti da lobby (es. armamenti, energia, farmaceutica).


Regola #4 — Documento Programmatico e Comunicazione Formativa

Serve un documento programmatico tecnico-politico-umanistico, redatto in modo rigoroso.
La diffusione capillare richiede una comunicazione formativa mirata, da considerarsi elemento di costo fondamentale (#X).


Regola #5 — Fondo Costitutivo

Chi vuole contribuire deve partecipare alla costituzione di un fondo serio.
Non bastano buone intenzioni o piccoli simbolismi. Servono risorse reali per:

  • progettare

  • attivare tecnologie

  • comunicare

  • coordinare comitati


📎 Appendice I — Funzione Propositiva dei Cittadini

Ogni cittadino ha il diritto non solo di votare, ma anche di proporre vere leggi.

Ispirazione Rousseau:

  • Proposte popolari strutturate

  • Discussione aperta con emendamenti e voto progressivo

  • Tracciabilità delle firme digitali

Novità di Scelgo Io Ora:

  • Sistema PPL (Proposte Popolari di Legge)

  • Template guidati per la redazione

  • Validazione automatica tramite AI

  • Soglia di sostegno per passare al voto

  • Archiviazione e voto in blockchain

  • Trasferibilità nel programma del comitato e presentazione parlamentare


📎 Appendice II — Cooperazione tra Comitati

Come esiste la libertà di culto, esiste anche la libertà di fondare comitati politici.

Principi:

  1. Fine dell’antagonismo tra comitati

  2. Riconoscimento reciproco della legittimità

  3. Esclusione dal tavolo comune per chi si rifiuta di cooperare

  4. Tavolo Civico Comune:

    • Redazione di documenti condivisi

    • Voto paritario

    • Rotazione dei portavoce

Codice di Condotta:

  • Rispetto reciproco

  • Sintesi delle visioni

  • Priorità al bene comune

  • Rifiuto del settarismo


📎 Appendice III — Visione e Impatto

Obiettivo:

Creare un sistema trasparente, digitale, istantaneo per:

  • Bilanci pubblici su blockchain

  • Transazioni monitorate in tempo reale

  • Fine della moneta fiat e uso di numerario digitale trasparente

  • Calcolo automatico delle manovre fiscali

  • Salari minimi indicizzati al costo della vita sostenibile

Risultati attesi:

  • Dimezzamento dei costi della PA

  • Impennata del PIL sostenibile

  • Adeguamento automatico di sanità, scuola, sicurezza

  • Riduzione delle dipendenze e supporto sociale nei territori

  • Efficientamento di giustizia, forze dell’ordine, protezione civile

  • Rilancio del terzo settore, turismo, cultura e ricerca


🏛 Conclusione

Scelgo Io è più di un comitato: è un’idea.
È la Repubblica che rinasce dalle mani del popolo, con metodo, etica, e tecnologia.

La vita migliorerebbe istantaneamente per tutti.
Se non lo scegli tu, non è democrazia.

#ScelgoIoOra
Comitato Promotore per la Nuova Cittadinanza Partecipata

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Modello di calcolo preliminare del costo complessivo per avviare il progetto “Scelgo Io”, con:

  • Costi stimati per voce

  • Quota pro capite suggerita

  • Numero minimo di aderenti necessari per partire


💰 1. Costi Fondativi Stimati

Voce Descrizione Costo stimato (€)
A. Infrastruttura tecnologica Server, blockchain, piattaforma ERP + CMS open source ma personalizzata, identità digitale, sicurezza 80.000
B. Sviluppo software Frontend + backend, test, interfaccia votazione, proposte di legge, archiviazione 120.000
C. Comunicazione e formazione Video, grafica, sito, social, materiali per adesione pubblica, incontri formativi 40.000
D. Ufficio operativo e legale Statuto, costituzione, registrazione, gestione fondi, contabilità, avvocatura costitutiva 25.000
E. Team iniziale Coordinatore, dev, moderatori, legali, analisti, per 6 mesi part-time 90.000
F. Promozione e lancio pubblico Evento di presentazione nazionale + locale, logistica, campagne 35.000
G. Fondo sicurezza / emergenza Per coprire spese impreviste o ricorsi legali 10.000

👉 Totale stimato: 400.000 €


👥 2. Quota Pro Capite (per aderenti fondatori)

Scenario Aderenti iniziali Quota una tantum pro capite (€)
Scenario minimo 100 4.000 €
Scenario realistico 200 2.000 €
Scenario popolare 400 1.000 €
Scenario di massa 800 500 €
Scenario simbolico 2.000 200 €

⚠️ Quota sotto i 500 € pro capite è sostenibile solo con un numero molto elevato di aderenti fin dal principio.


🚀 3. Soglia Minima di Partenza Realistica

Per partire con una base solida, operativa e legittimata, servono:

  • Almeno 200 aderenti fondatori, ciascuno con quota minima 2.000 €

  • Oppure 400 aderenti, con quota da 1.000 €

Questo garantisce:

  • Struttura tecnologica completa

  • Primo semestre operativo e comunicativo

  • Margine di crescita con adesioni successive più leggere


💡 Modello Evolutivo

Dopo il lancio iniziale:

  • Si potrà abbassare la quota di adesione a 100–200 €, con formule mensili

  • Introdurre donazioni libere e crowdfunding per singoli progetti

  • Stabilire tessere annuali con diritto di voto attivo e passivo


🏁 Conclusione

Per partire sul serio:

✅ Servono almeno 200 persone motivate
✅ Disponibili a contribuire 2.000 € (o più)
✅ Con visione, fiducia e responsabilità

“Se 200 cittadini italiani decidono oggi di investire 2.000 € per cambiare il Paese, domani non avremo più bisogno di elemosinare libertà e rappresentanza.”


___

Se il progetto parte con 2.000 aderenti, la quota una tantum pro capite necessaria per coprire il costo totale di 400.000 € sarà esattamente:

💶 200 € a persona

Questa è una soglia molto accessibile, che rende il progetto inclusivo fin dall'inizio.

Vuoi che prepari anche una tabella PDF o Excel con scenari alternativi (es. 1000, 1500, 3000 aderenti)?


___

Appendice III-bis da integrare nel Manifesto Scelgo Io, riguardante la riforma del lavoro e l’eliminazione del sistema interinale e cooperativo a tempo:


📎 Appendice III-bis — Riforma del Lavoro e Fine del Sistema Interinale-Trimestrale

📉 Premessa: il fallimento del lavoro interinale

Negli ultimi decenni, la crescente diffusione di contratti a termine, in somministrazione, tramite cooperative, agenzie interinali o appalti a rotazione trimestrale ha generato:

  • Precarietà cronica

  • Depotenziamento del potere contrattuale dei lavoratori

  • Abbassamento sistemico dei salari

  • Riduzione dei contributi previdenziali

  • Degrado della qualità del lavoro pubblico e privato

Questo sistema, pur giustificato in passato da esigenze “di flessibilità”, ha tradito lo spirito della Costituzione (art. 1, art. 4 e art. 36).


✊ Proposta: Ritorno al Contratto a Tempo Indeterminato

Il comitato Scelgo Io propone una riforma radicale e strutturale del mondo del lavoro, fondata su:

  1. Eliminazione progressiva e definitiva dei contratti:

    • Interinali trimestrali

    • In appalto per servizi continuativi

    • Mediati da cooperative spurie

    • A tempo determinato ripetuto

  2. Ripristino del contratto a tempo indeterminato come forma contrattuale di base per ogni attività continuativa, sia nel pubblico che nel privato.

  3. Divieto per le PA e società a capitale pubblico di:

    • Appaltare servizi ordinari a soggetti con personale a tempo

    • Rotare incarichi su base trimestrale

  4. Incentivo fiscale per aziende private che:

    • Trasformano i contratti precari in contratti stabili

    • Offrono percorsi di formazione interna e stabilizzazione

  5. Creazione di un fondo nazionale di riassorbimento per:

    • I lavoratori attualmente assunti tramite agenzie o cooperative

    • La loro internalizzazione graduale con continuità retributiva e contributiva


⚖️ Fondamento Costituzionale

Art. 36 Cost.: “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”

Art. 4 Cost.: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro…”


🚨 Conseguenze del mantenimento dello status quo

  • Perdita della dignità lavorativa di milioni di cittadini

  • Distruzione del valore formativo delle professioni

  • Sfruttamento legalizzato tramite pseudo-cooperative o appalti opachi

  • Ciclo di povertà e dipendenza statale con aumento del disagio sociale


🌱 Benefici della riforma

  • Recupero del potere d’acquisto e della fiducia nel lavoro stabile

  • Sicurezza psicologica ed economica per le famiglie

  • Crescita di un mercato del lavoro basato sul merito, la responsabilità e la continuità

  • Maggiori entrate per lo Stato da contribuzione stabile

  • Valorizzazione delle competenze e riduzione del turnover


“Lavorare deve tornare ad essere un diritto, non una concessione trimestrale.”


Il comitato organizzativo si rende disponibile alla accettazione dei membri costituenti sostenitori mediante Richiesta di adesione inviando una semplice email al comitato promotore anche attraverso lo scrivente comitato redazionale che ha disposto um apposito ufficio in merito.


Questo messaggio sarà archiviato disponibile su Richiesta chiedendo la trasmissione del documento 

"#Idea costitutiva scelgo io ora"


Di Comitato Redazionale 

DonE

giovedì 19 giugno 2025

THE BLOCK CHAIN FREEDOM AND EQUITY BATTLE START FROM HERE

 


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giovedì 24 aprile 2025

articolo 141 del codice della strada deve essere l'articolo fondamentale per qualsiasi persona o legge umanistica, sociale, tecnica e civile


ENCICLICA DEFINITIVA SULLA CONDOTTA STRADALE SECONDO LO SPIRITO DELL’ARTICOLO 141 DEL CODICE DELLA STRADA
“Non avere fretta, ché ogni incontro è sacro.”

I. PROEMIO

In nome del rispetto, della prudenza e della civiltà che deve governare ogni anima che si muove nel mondo, proclamiamo con voce ferma e cuore consapevole l’urgenza di una conversione morale nei comportamenti stradali. Lo facciamo alla luce dell’articolo 141 del Codice della Strada, non solo come norma, ma come principio di convivenza.

II. SUL VALORE DELLA LENTEZZA

  1. Nessun tempo terreno ha più valore della vita che si incontra lungo il cammino.

  2. La fretta, sorella dell’egoismo e madre della distrazione, è da considerarsi nemica del vivere comune.

  3. Colui che guida un mezzo, piccolo o grande, ha tra le mani il potere di generare sicurezza o danno, incontro o scontro, vita o tragedia.

III. SULL’ARTICOLO 141 CDS COME COMANDAMENTO CIVILE

  1. L’articolo 141 del Codice della Strada comanda che "il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo", adeguando velocità e comportamento "alle condizioni della strada, del traffico e dell’ambiente".

  2. Questa non è solo una prescrizione tecnica, bensì una legge spirituale della mobilità: chi si muove, deve farlo con attenzione, rispetto e disponibilità all’imprevisto.

  3. Il rispetto si manifesta non solo nelle regole ma nell’animo: rallentare, cedere il passo, accogliere chi appare davanti a sé “in qualunque situazione e in qualunque circostanza e in qualunque tipo di strada” è atto di umanità.

IV. SULL’INCONTRO CON L’ALTRO

  1. Ogni pedone, ciclista, anziano, bambino, disabile, animale, conducente inesperto, turista spaesato o lavoratore affaticato è da considerarsi presenza sacra lungo la via.

  2. Colui che guida deve predisporre lo spirito al riconoscimento dell’altro, senza mai pensare di avere “diritto” a passare prima, solo per il fatto di essere più veloce o più forte.

  3. Chi si presenta davanti a noi è un messaggero di umanità, da rispettare, da proteggere, da ascoltare con gli occhi e con la pazienza.

V. ESORTAZIONE FINALE

Popoli della strada, rallentate. Abbassate la mano del clacson e sollevate quella del saluto. Rinunciate alla corsa sterile e accogliete la lentezza come segno di evoluzione.
Che ogni incrocio sia un patto di pace, ogni frenata un gesto d’amore, ogni precedenza ceduta un seme di civiltà.

Così sia.

Firmato:
Custode dei Tempi della Strada,
Difensore del Rispetto e della Moderazione,
Testimone dell’Articolo 141 CDS.

giovedì 17 aprile 2025

Il Maestro e Margherita” al cinema: un film, un libro, una diplomazia


L’opinionista Silvia Davite riflette sul valore diplomatico dell’arte e della cultura russa, prendendo spunto dal nuovo film “Il Maestro e Margherita”. A differenza dell’Occidente, dice, la Russia usa la cultura non per business ma per costruire ponti. Un’analisi che tocca filosofia, storia e l’influenza culturale russa in Italia, con un richiamo alla figura di Lavrov e all’educazione cattolica.



Silvia Davite commenta l’uscita del film tratto dal romanzo di Bulgakov come una strategia di soft power culturale russo. Tra Lavrov, CL e l’eredità intellettuale di Monza, la cultura torna strumento di dialogo tra i popoli.


Silvia Davite esprime delle considerazioni sull’imminente uscita nelle sale italiane del film Il Maestro e Margherita, tratto dal celebre romanzo di Bulgakov. Pur riconoscendo il valore culturale dell’opera, la sua riflessione si concentra su un aspetto più ampio, legato alla cultura russa come strumento di diplomazia. Secondo Davite, mentre in Occidente la cultura è spesso subordinata all’economia e utilizzata come strumento per fare business, in Russia essa rappresenta invece un mezzo di dialogo tra popoli. Questa visione si riflette nelle parole di Lavrov, il ministro degli Esteri russo, che considera la cultura una via per promuovere la cooperazione e il multilateralismo, lontano da sommovimenti di piazza o rivoluzioni. Davite evidenzia come l’uso della cultura da parte della Russia sia anche un modo per diffondere l'idea di riformismo sociale e politico, sostenendo la fiducia nelle persone e l'azione comune.

In particolare, Davite nota come l’annuncio del film Il Maestro e Margherita abbia già avuto un impatto sulle vendite del libro in Italia, suggerendo che tale fenomeno possa essere visto come una mossa di diplomazia culturale da parte di Lavrov e del governo russo per promuovere una visione equilibrata della Russia, lontana sia dal stalinismo che dall’era Eltsin. Ricollegandosi alla storia dell'insegnamento dei testi di Jakobson e del romanzo stesso in Italia, Davite fa riferimento all'importanza della cultura russa anche in contesti locali, come Monza, dove i testi di autori russi venivano studiati prima della figura di Putin. Conclude la riflessione apprezzando la diplomazia culturale russa e le recenti foto di Nikolai Lugansky in Giappone, sottolineando l'amore globale per la Russia e il dovere di aprire negoziati internazionali.


Articolo originale:

Ho letto un articolo su @mymovies circa il film che sta per uscire nelle sale italiane (il prossimo 15 Maggio)

dal titolo “Il Maestro e Margherita”, estratto dal celebre romanzo di Bulgakov, che sinceramente non mi ha convinta.

Perché la cultura per la Russia è LA diplomazia 

A differenza dell’Occidente che usa la cultura e la sottomette all’economia, la cultura per l’Occidente è solo uno strumento per fare business, per la Russia 🇷🇺 invece la cultura è un vero strumento di dialogo! Per Lavrov poi è l’intelligenza nel pensare prioritario il dialogo tra popoli e persone e questo dovrebbe capirlo ancora di più CL perché il caro Lavrov pratica la sussidiarietà e unisce così CL all'ottimismo di Togliatti e del PCI di Napolitano e Minniti (che infatti è un insegnante di filosofia), l'ottimismo per le persone, la fiducia nelle persone, nella loro originalità e nell'azione comune pratica che, in quanto pratica, si contrappone ai sommovimenti di piazza e alle rivoluzioni per instradare sulla via del riformismo sociale e politico fondato sul multilateralismo e la cooperazione tra popoli. Chiunque abbia visto #LoveLess nella scena finale di lei che si allena con la tuta della Russia, sa perfettamente che per ogni russo, indipendentemente da come la pensi, la Russia 🇷🇺 lo Stato russo è l’estensione stessa del proprio essere.                                                                     Amici @mymovies capisco tutto, ma andiamo oltre le apparenze! 

Ma secondo voi un film come quello dedicato a Il Maestro e Margherita che per il solo fatto di essere stato annunciato, ha prodotto l'effetto che il libro di Bulgakov schizzasse nelle classifiche italiane dei libri più venduti... Non è una grandissima operazione di diplomazia culturale di Lavrov e @rusembitaly

per esaltare @KremlinRussia che notoriamente non è uno stalinista e manco El'cin, ma rappresenta l’equilibrio della dottrina sociale in Russia? @UCSCEI @Pontifex_it Lo sapete vero che è grazie ad insegnanti CL filo russi che a Monza, come altrove, studiammo sui testi di Jakobson e sul Maestro e Margherita prima dell’ascesa di Putin, vero ?                                                                                                                                         Well Done #Lavrov @mfa_russia se aggiungiamo le straordinarie foto appena pubblicate da #NikolaiLugansky in Giappone con gli ingegneri #Tojota è bingo! Il mondo ama la Russia con buona pace di 

@kajakallas @pinapic @guerini_lorenzo @PaoloGentiloni

 Aprire il negoziato è un dovere!

martedì 15 aprile 2025

Call to action PD


Di Silvia Davite 

Pur di non far la pace con @KremlinRussia Italia ed UE spendono 800 mld. € per ReArm EU e mln di 💶 per flotte di meravigliosi yatch con buona pace di italiani in difficoltà e servizi pubblici per tutti.

 @MEF_GOV , @Palazzo_Chigi , @Quirinale

(Vedi articolo apparso su:

https://gazzetta.it/motori/la-mia-barca/13-04-2025/yacht-sequestrato-oligarca-russo-com-e-fatto-e-chi-lo-paga_amp.shtml )

@rusembitaly

Considerazioni generali 


Il Partito Democratico tra radici popolari e derive tecnocratiche: una riflessione critica

Di E.Faccio

In questi tempi complessi, torna al centro del dibattito il ruolo e l'identità del Partito Democratico. Un tempo guidato da figure che incarnavano una visione politica radicata nel popolo – come Napolitano, Prodi, Minniti e il Presidente Mattarella – oggi sembra sempre più influenzato da logiche tecnocratiche e da un’Europa vista come distante dalla quotidianità della gente comune.

Alcune voci critiche sottolineano come il PD rischi di perdere la propria anima popolare, avvicinandosi invece a una gestione elitaria del potere, rappresentata da esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. Questo spostamento di equilibrio alimenta una crescente distanza tra la base elettorale e la dirigenza, specialmente su temi sensibili come il welfare, la redistribuzione delle risorse e il contrasto alle disuguaglianze.

Un esempio emblematico è la questione dei beni sequestrati agli oligarchi russi. C'è chi chiede, con forza, che queste risorse – oggi inutilmente impiegate per il mantenimento di yacht e staff di lusso – vengano invece rimesse in circolo per sostenere le fasce più deboli della popolazione. È stato sollecitato l'intervento della senatrice friulana Tatjana Rojc affinché presenti un’interrogazione al Governo: il tema è urgente e simbolico, perché rappresenta un’occasione per restituire dignità e concretezza alla politica.

Il Partito Democratico ha davanti a sé una scelta importante: recuperare il suo spirito originario, costruito sul legame col popolo e sulla difesa dei più fragili, oppure continuare su una strada che rischia di trasformarlo in una forza distante, più attenta alle compatibilità europee che ai bisogni reali dei cittadini.

È tempo di decidere da che parte stare.


Appelli

Di S. Davite 

Cosa serve ora ?


1. Critica alla direzione del PD:

Il messaggio esprime preoccupazione per l'attuale orientamento del Partito Democratico, sostenendo che si stia allontanando dalle sue radici popolari rappresentate da figure come Napolitano, Prodi, Minniti e Mattarella. Si accusa il partito di essere ora influenzato da élite europee, con riferimento a esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. La critica si concentra su una percepita perdita di connessione con il popolo e un avvicinamento a interessi tecnocratici.



2. Appello per l'utilizzo dei beni sequestrati agli oligarchi russi:

Il messaggio sollecita la senatrice Tatjana Rojc del PD a presentare un'interrogazione parlamentare al governo riguardo ai negoziati per l'utilizzo dei beni sequestrati agli oligarchi russi. Si propone di destinare tali risorse a beneficio delle persone in difficoltà economica, criticando lo spreco di denaro pubblico per il mantenimento di yacht e staff appartenenti agli oligarchi. L'appello è rivolto anche ad altre figure del PD, come Elly Schlein e Debora Serracchiani.


Con questo messaggio muoviamo una critica verso la direzione attuale del PD, sostenendo che sta tradendo le sue radici popolari rappresentate da figure come Napolitano, Prodi, Minniti e Mattarella. Secondo l’autore, il partito non è più vicino al popolo ma agli interessi delle élite europee. Viene espresso dissenso verso l’influenza di esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. Si suggerisce un allontanamento dai valori fondativi del centrosinistra italiano. Il tweet riflette una tensione interna tra visioni popolari e tecnocratiche del partito.

Se aderisci all'iniziativa comunicativa abbiamo preparato già i testi da inviare facendo copia e incolla via piattaforma " x " coi seguenti messaggi:

--------1----------

certa che la parlamentare friulana @tatjana_rojc del @pdnetworkpresentano un’interrogazione a @Palazzo_Chigi circa i passi sul negoziato  per rimettere in circolo per la povera gente i soldi che sprechiamo pagando yacht e staff degli oligarchi russi! @bocciapersa @ellyesse

----------2---------

Altrimenti il PD @fpizzul @graziano_delrio non è il partito di popolo di Napolitano @romanoprodi Minniti  e del Presidente Mattarella @Quirinale ma è il partito degli ambasciatori degli  Oligarchi Europei come @PaoloGentiloni @pinapic @guerini_lorenzo #sapevatelo

Buona condivisione!


Redazione Blog E.S.

venerdì 11 aprile 2025

Questioni comuni retributive


Detrazioni in Busta

    Le *detrazioni* sono riduzioni dell’IRPEF dovuta, concesse dallo Stato in base a diversi criteri (reddito, carichi familiari, tipo di lavoro). Sono applicate direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga per diminuire l'importo delle tasse da pagare.

    Nella tua busta paga trovi:

    • *"DETRAZIONI applic. Ld"* → Detrazioni generali sull’IRPEF per lavoro dipendente.
    • *"DETRAZIONI" (845,34)* → È la somma delle detrazioni fiscali applicate per abbassare l’imposta dovuta.
    Le *addizionali IRPEF* sono imposte aggiuntive che si pagano alla Regione e al Comune di residenza, calcolate in base al reddito imponibile. Sono applicate direttamente in busta paga e trattenute dal datore di lavoro.

    Nella tua busta paga trovi:

    • *"Add.Reg. IRPEF a.p. LOMBARDIA"* → Addizionale regionale IRPEF per la Lombardia (la Regione stabilisce ogni anno l'aliquota).
    • *"Add.Com. IRPEF a.p. SIRTORI"* → Addizionale comunale per il Comune di Sirtori (può variare da comune a comune).
    • *"Add.Com. IRPEF acconto SIRTORI"* → Parte dell’addizionale comunale trattenuta come anticipo per l’anno successivo.
    • *Le detrazioni* riducono l’importo dell’IRPEF da pagare.
    • *Le addizionali* sono imposte aggiuntive da versare alla Regione e al Comune.

    Quindi, se da una parte hai delle detrazioni che ti abbassano l’IRPEF, dall’altra hai le addizionali che aumentano l’importo totale delle imposte da versare.

    2 Tutte le imposte e i contributi presenti in busta paga vengono trattenuti dal datore di lavoro, che poi li versa agli enti competenti. Ecco come funziona il pagamento:

    • Il datore di lavoro trattiene ogni mese l’**IRPEF** e le *addizionali regionali e comunali* dalla busta paga.
    • Il pagamento avviene attraverso il *modello F24*, un modulo usato per versare imposte e contributi.
    • Le scadenze sono:
      • *IRPEF*: Versata mensilmente all’Agenzia delle Entrate.
      • *Addizionale Regionale*: Versata a rate da gennaio a novembre dell'anno successivo a quello di riferimento.
      • *Addizionale Comunale*: Pagata in acconto e saldo (come l’IRPEF).
    • Il datore di lavoro trattiene dalla busta paga la quota di contributi a carico del lavoratore e aggiunge la quota a carico dell’azienda.
    • I contributi vengono versati all’**INPS** con il modello F24 entro il *16 del mese successivo*.
    • Questi contributi servono per finanziare:
      • Pensione
      • Disoccupazione (NASpI)
      • Malattia, maternità
      • Altre prestazioni previdenziali
    • Il datore di lavoro versa il premio INAIL annualmente in *due rate*:
      • *Prima rata entro il 16 febbraio* (acconto).
      • *Saldo entro il 16 giugno*.
    • Serve per garantire l'assicurazione contro infortuni e malattie professionali ai lavoratori.
    Tutti questi pagamenti avvengono tramite il *modello F24*, che il datore di lavoro compila e invia all’Agenzia delle Entrate. Può pagarli:
    • *Online* tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate o la banca.
    • *In banca o in posta* con il modello cartaceo.
    • *Tramite un commercialista o consulente del lavoro*, che gestisce la contabilità aziendale.

    Tutto questo viene fatto automaticamente dal datore di lavoro, quindi il dipendente non deve preoccuparsi di nulla: vede solo le trattenute in busta paga e riceve il netto.

    3 Il lavoratore ha il *diritto* di verificare che il datore di lavoro stia effettivamente versando i contributi previdenziali e assistenziali all’INPS e all’INAIL. Tuttavia, il datore di lavoro *non è obbligato* a fornire ogni mese una certificazione diretta dei versamenti. Ecco come puoi controllare:

    • Puoi *chiedere informalmente* al datore di lavoro un'attestazione dei versamenti contributivi.
    • Se il datore rifiuta, non è una violazione della privacy, ma può non voler fornire il dettaglio ogni mese.
    Il modo più sicuro per controllare i tuoi contributi è farlo direttamente tramite *l'INPS*:
    • Accedi al sito *INPS* ([www.inps.it](https://www.inps.it)) con *SPID, CIE o CNS*.
    • Vai alla sezione *“Fascicolo Previdenziale del Cittadino”*.
    • Controlla la tua *posizione contributiva*, che mostra i contributi versati dal datore di lavoro.
    • Puoi anche scaricare l’**Estratto Conto Contributivo**, che riporta tutti i contributi accreditati.
    Se scopri che il datore di lavoro *non ha versato i contributi*, puoi:
    • *Segnalare il problema all'INPS*, che può avviare un controllo.
    • *Rivolgerti a un sindacato o a un avvocato del lavoro* per un’azione legale.

    Il mancato versamento dei contributi è una *grave irregolarità*, e il datore di lavoro rischia sanzioni amministrative e penali.

    Riassunto

    Ecco una tabella riassuntiva di tutto il processo di trattenute, versamenti e controlli in busta paga:

    *Voce**Chi la paga?**Dove va il pagamento?**Come viene versata?**Come il lavoratore può controllare?*





    *IRPEF* (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)Lavoratore (trattenuta in busta)Agenzia delle EntrateModello F24 (versato dal datore)Non visibile direttamente, ma il CUD annuale mostra le tasse versate
    *Addizionale Regionale IRPEF*LavoratoreRegione di residenzaModello F24 (rate mensili)Non visibile subito, ma nel CUD
    *Addizionale Comunale IRPEF*LavoratoreComune di residenzaModello F24 (acconto e saldo)Non visibile subito, ma nel CUD
    *Contributi INPS* (Pensione, NASpI, maternità, malattia, ecc.)Lavoratore + Datore di lavoroINPSModello F24 (mensile)Controllabile su "Fascicolo Previdenziale del Cittadino" sul sito INPS
    *Contributi INAIL* (Assicurazione contro infortuni)Datore di lavoroINAILModello F24 (rata annuale)Non accessibile direttamente dal lavoratore, ma verificabile in caso di infortunio
    *Quota TFR (Trattamento di Fine Rapporto)*Datore di lavoroAccantonata in azienda o fondo pensioneInserita nel TFR fino alla fine del rapporto di lavoroControllabile sul fondo pensione o richiesta all’azienda
    *Detrazioni Fiscali (Lavoro dipendente, familiari a carico, ecc.)*Riduzione dell’IRPEF per il lavoratoreDedotta dall’IRPEF dovutaApplicata direttamente in busta pagaVisibile nella busta paga e nel CUD

    Ecco una tabella riassuntiva con tutti gli elementi della busta paga, comprese le voci retributive, contributive e identificative:

    ---

    *Voce**Descrizione**Chi la paga?**Dove va il pagamento?**Come viene versata?**Come il lavoratore può controllare?*






    *Codici Identificativi*Contengono il numero di matricola INPS, INAIL, codice fiscale del lavoratore e P.IVA aziendale
    Agenzia delle Entrate, INPS, INAILRegistrati nei database fiscali e previdenzialiNon modificabili dal lavoratore, solo consultabili
    *Tipo Rapporto (PT, FT, ecc.)*Indica se il lavoratore è a tempo pieno (FT) o parziale (PT)
    Definito nel contrattoVisibile in busta paga e nel contratto
    *Paga Base*Salario minimo previsto dal contratto collettivo nazionaleDatore di lavoroLavoratoreAccredito in busta pagaVisibile in busta paga
    *Contributi Previdenziali INPS*Pensione, disoccupazione, malattia, maternità, assegni familiariLavoratore + Datore di lavoroINPSModello F24 (mensile)Fascicolo Previdenziale INPS
    *Contributi INAIL*Assicurazione contro gli infortuni sul lavoroDatore di lavoroINAILModello F24 (annuale)Non direttamente visibile
    *E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione)*Indennità aggiuntiva obbligatoria per alcuni contrattiDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Varie*Indennità particolari, premi aziendali, ecc.Datore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Scatti di Anzianità*Aumenti retributivi automatici per anni di servizioDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Superminimo*Importo aggiuntivo alla paga base, individuale o collettivoDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Detrazioni Fiscali*Riduzione dell’IRPEF per lavoro dipendente e familiari a caricoLavoratoreAgenzia delle EntrateDedotta dall’IRPEF dovutaVisibile in busta paga e nel CUD
    *IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)*Tassa sul redditoLavoratore (trattenuta in busta)Agenzia delle EntrateModello F24 (mensile)CUD annuale
    *Addizionale Regionale IRPEF*Tassa sul reddito per la RegioneLavoratoreRegioneModello F24 (rate mensili)CUD annuale
    *Addizionale Comunale IRPEF*Tassa sul reddito per il ComuneLavoratoreComuneModello F24 (acconto e saldo)CUD annuale
    *Quota TFR (Trattamento di Fine Rapporto)*Accantonamento per la liquidazioneDatore di lavoroFondo TFR o aziendaAccantonata fino a fine rapportoVisibile nel fondo TFR o su richiesta
    *Codici Identificativi del Lavoratore*Numero di matricola aziendale e fiscale
    Registrati nei database aziendaliVisibili in busta paga

    ---

    Questa tabella riassume tutti gli elementi della busta paga e spiega chi paga cosa, dove vanno i soldi e come puoi controllare le trattenute.

    Ecco le definizioni dei concetti di *ROL**ferie* e *permessi*, con la distinzione tra maturati, goduti e residui:

    I ROL sono permessi retribuiti concessi ai lavoratori per ridurre l'orario di lavoro senza perdita di retribuzione. Sono previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
    *Voce**Descrizione*


    *ROL Maturati*Ore di permesso accumulate dal lavoratore in base ai mesi lavorati
    *ROL Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *ROL Residui*Ore di permesso ancora disponibili da usare

    Esempio: Se in un anno maturi *72 ore di ROL*, ne usi *40 ore*, ti restano *32 ore* di ROL residui.

    ---

    Sono ore di permesso che il lavoratore può usare per motivi personali, tra cui ex festività e permessi speciali (Legge 104 per assistenza a familiari).
    *Voce**Descrizione*


    *Permessi Maturati*Ore di permesso accumulate in base al contratto
    *Permessi Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *Permessi Residui*Ore di permesso ancora disponibili

    Esempio: Se maturi *12 ore di permesso all’anno* e ne usi *8*, te ne restano *4 ore residue*.

    ---

    Le ferie sono giorni di riposo retribuiti spettanti a ogni lavoratore. Il numero dipende dal CCNL e dall'anzianità di servizio.
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maturate*Giorni di ferie accumulati in base ai mesi lavorati
    *Ferie Godute*Giorni di ferie effettivamente utilizzati
    *Ferie Residue*Giorni di ferie ancora disponibili da usare

    Esempio: Se hai diritto a *26 giorni di ferie all’anno*, ne usi *20*, te ne restano *6 giorni di ferie residue*.

    ---

    Alcuni contratti prevedono ferie aggiuntive per specifiche categorie di lavoratori (es. anzianità di servizio, lavori usuranti).
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maggiorate Maturate*Giorni extra accumulati per diritto contrattuale
    *Ferie Maggiorate Godute*Giorni extra effettivamente utilizzati
    *Ferie Maggiorate Residue*Giorni extra ancora disponibili

    Esempio: Se per anzianità maturi *2 giorni extra di ferie all’anno* e ne usi *1*, te ne resta *1 giorno*.

    ---

    *Tipo**Maturati**Goduti**Residui*




    *ROL*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Permessi Retribuiti*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Ferie*Giorni accumulatiGiorni utilizzatiGiorni ancora disponibili
    *Ferie Maggiorate*Giorni extra accumulatiGiorni extra utilizzatiGiorni extra ancora disponibili

    5 Ecco le definizioni dei concetti di *ROL**ferie* e *permessi*, con la distinzione tra maturati, goduti e residui:

    I ROL sono permessi retribuiti concessi ai lavoratori per ridurre l'orario di lavoro senza perdita di retribuzione. Sono previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
    *Voce**Descrizione*


    *ROL Maturati*Ore di permesso accumulate dal lavoratore in base ai mesi lavorati
    *ROL Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *ROL Residui*Ore di permesso ancora disponibili da usare

    Esempio: Se in un anno maturi *72 ore di ROL*, ne usi *40 ore*, ti restano *32 ore* di ROL residui.

    ---

    Sono ore di permesso che il lavoratore può usare per motivi personali, tra cui ex festività e permessi speciali (Legge 104 per assistenza a familiari).
    *Voce**Descrizione*


    *Permessi Maturati*Ore di permesso accumulate in base al contratto
    *Permessi Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *Permessi Residui*Ore di permesso ancora disponibili

    Esempio: Se maturi *12 ore di permesso all’anno* e ne usi *8*, te ne restano *4 ore residue*.

    ---

    Le ferie sono giorni di riposo retribuiti spettanti a ogni lavoratore. Il numero dipende dal CCNL e dall'anzianità di servizio.
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maturate*Giorni di ferie accumulati in base ai mesi lavorati
    *Ferie Godute*Giorni di ferie effettivamente utilizzati
    *Ferie Residue*Giorni di ferie ancora disponibili da usare

    Esempio: Se hai diritto a *26 giorni di ferie all’anno*, ne usi *20*, te ne restano *6 giorni di ferie residue*.

    ---

    Alcuni contratti prevedono ferie aggiuntive per specifiche categorie di lavoratori (es. anzianità di servizio, lavori usuranti).
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maggiorate Maturate*Giorni extra accumulati per diritto contrattuale
    *Ferie Maggiorate Godute*Giorni extra effettivamente utilizzati
    *Ferie Maggiorate Residue*Giorni extra ancora disponibili

    Esempio: Se per anzianità maturi *2 giorni extra di ferie all’anno* e ne usi *1*, te ne resta *1 giorno*.

    ---

    *Tipo**Maturati**Goduti**Residui*




    *ROL*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Permessi Retribuiti*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Ferie*Giorni accumulatiGiorni utilizzatiGiorni ancora disponibili
    *Ferie Maggiorate*Giorni extra accumulatiGiorni extra utilizzatiGiorni extra ancora disponibili

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    *ROL (Riduzione Orario di Lavoro)* e i *permessi della Legge 104/1992* sono due istituti diversi:

    *Caratteristica**ROL (Lavoratore Ordinario)**ROL (Lavoratore con Legge 104)*



    *Scopo*Riduzione dell'orario di lavoro per compensare l’eccesso di ore lavoratePermessi speciali per assistere un familiare con disabilità o per il lavoratore disabile
    *Base normativa*Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL)Legge 104/1992, art. 33
    *Beneficiari*Tutti i lavoratori dipendentiLavoratori con disabilità o con familiari disabili
    *Durata*Stabilita dal CCNL, di solito tra 72 e 104 ore all’anno3 giorni di permesso mensile retribuito o 2 ore al giorno per il lavoratore disabile
    *Retribuzione*Retribuito al 100%Retribuito al 100% dall’INPS
    *Utilizzo*Può essere usato per motivi personali senza giustificazioneDeve essere motivato e documentato per l'assistenza al familiare disabile
    *Fruizione*A ore o a giornate, secondo le regole aziendaliA giornate intere o a ore, a scelta del lavoratore

    ---

    • *Lavoratore Ordinario:*
      • Se ha diritto a *96 ore di ROL all'anno*, può prenderle quando vuole, previo accordo con il datore di lavoro.
    • *Lavoratore con Legge 104:*
      • Se assiste un familiare con disabilità grave, ha diritto a *3 giorni di permesso al mese* (o 2 ore al giorno se è disabile lui stesso).
      • Questi permessi non dipendono dal contratto di lavoro, ma dalla Legge 104.

    In sintesi, i *ROL* sono un diritto *contrattuale per tutti*, mentre i *permessi della 104* sono un diritto *specifico per chi assiste un familiare disabile o è disabile stesso*.

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    Il *TFR (Trattamento di Fine Rapporto)* è una somma accantonata dal datore di lavoro ogni mese per essere corrisposta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro.

    Il TFR annuo si calcola come:

    \[ TFR = \frac{Retribuzione Annua Lorda}{13,5} \]

    Dove la *Retribuzione Annua Lorda (RAL)* comprende stipendio base, superminimi, scatti, tredicesima e altri compensi fissi.

    ---

    La quota accantonata ogni mese si ottiene dividendo il valore annuo per 12, risultando in una *percentuale media del 7,41% sulla retribuzione lorda mensile*.
    *Settore CCNL**Percentuale Mensile TFR (stimata)*


    *Industria* (metalmeccanico, chimico, alimentare)*7,41%*
    *Commercio e Terziario**7,41%*
    *Edilizia**7,41%*
    *Trasporti e Logistica**7,41%*
    *Pubblico Impiego (Scuola, Sanità, PA)**2,5% in gestione separata + 6,91% di quota accantonata*
    *Agricoltura**7,41%*
    *Credito e Assicurazioni**7,41%*
    *Turismo e Ristorazione**7,41%*
    *Cooperative Sociali**7,41%*

    ---

    • La *percentuale del 7,41%* è una media generale, ma può variare leggermente in base al CCNL.
    • Nel *Pubblico Impiego*, il TFR viene gestito con il *TFS (Trattamento di Fine Servizio)* che ha regole diverse.
    • Alcuni settori prevedono che il lavoratore versi il TFR ai *fondi di previdenza complementare*, in questo caso l'importo non resta in azienda.

    8

    Ecco il significato delle voci indicate nella busta paga:

    1. *Fondo a.p. Rivalut. Quota a.c.*
      • Si riferisce alla rivalutazione del TFR accantonato (Trattamento di Fine Rapporto) nel fondo aziendale. "a.p." indica "anno precedente", mentre "a.c." sta per "anno corrente". Serve a mantenere il potere d’acquisto del TFR accumulato.
    2. *Rivalutazione TFR a.p.*
      • È la rivalutazione del TFR maturato fino all’anno precedente, calcolata in base all’indice ISTAT (1,5% fisso + il 75% dell’inflazione annua).
    3. *Rivalutazione TFR a.c.*
      • È la rivalutazione del TFR maturato nell’anno corrente, con le stesse modalità del punto precedente.
    4. *Rivalutazione TFR dal 2001*
      • Indica la rivalutazione del TFR maturato dal 2001 in poi. Dal 2007, chi ha scelto di lasciare il TFR in azienda lo vede rivalutato con le regole sopra descritte.
    5. *Lordizzo malattia*
      • Si riferisce al compenso lordo che il datore di lavoro deve erogare durante il periodo di malattia del dipendente.
    6. *Indennità INPS 50% su malattia 75%, 4 su 20 giorni*
      • Indica che l’INPS copre il 50% della retribuzione per il periodo di malattia, ma con una percentuale specifica del 75% nel caso in cui la malattia superi i 4 giorni fino a 20 giorni totali.
    7. *Permessi non goduti*
      • Sono i permessi retribuiti che il dipendente ha maturato ma non ha usufruito. Vengono liquidati in busta paga.
    8. *R.O. non goduta* (Riposi Obbligatori non goduti)
      • È il pagamento dei giorni di riposo (ad esempio, domenicali o festivi) che il lavoratore avrebbe dovuto avere ma ha lavorato comunque.
    9. *Gratifica Natalizia*
      • È la cosiddetta "tredicesima mensilità", una retribuzione aggiuntiva pagata a dicembre come bonus natalizio.
    10. *Trattenuta preavviso*
      • Se il dipendente si dimette senza rispettare il periodo di preavviso stabilito dal contratto, il datore di lavoro trattiene l’importo equivalente alle retribuzioni dei giorni di preavviso non rispettati.

    Questa busta paga sembra riferirsi a una chiusura del rapporto di lavoro con liquidazione di ferie, permessi, TFR e altre spettanze.


    Di Comitato Redazionale 

    EF

    Proprietà privata in Europa secondo il manifesto di Ventotene



    Il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e altri antifascisti confinati sull’isola di Ventotene, è un documento fondamentale per l’idea di un’Europa unita e federale. I suoi punti principali sono:

    1. Superamento dello Stato nazionale – La guerra è vista come conseguenza dell’esistenza di Stati sovrani in competizione tra loro. Per evitarla, bisogna creare una federazione europea con un potere superiore agli Stati.

    2. Un’Europa federale – L’obiettivo è costruire un’unione tra i popoli europei, con un governo centrale che garantisca pace, libertà e giustizia.

    3. Democrazia e libertà – La nuova Europa dovrà basarsi su istituzioni democratiche, evitando le derive autoritarie e dittatoriali.

    4. Giustizia sociale ed economia regolata – Il Manifesto propone una riforma economica che elimini privilegi e disuguaglianze, garantendo diritti e benessere a tutti i cittadini.

    5. Un progetto rivoluzionario – Il cambiamento non può essere solo graduale, ma deve avvenire attraverso una trasformazione radicale della politica e delle istituzioni.

    Il Manifesto di Ventotene ha ispirato il processo di integrazione europea, contribuendo alla nascita dell’Unione Europea.


    I riferimenti specifici del manifesto alla proprietà privata 

    Il Manifesto di Ventotene affronta il concetto di proprietà privata con una prospettiva critica, ritenendola uno degli elementi che hanno favorito le disuguaglianze sociali e la concentrazione del potere economico nelle mani di pochi. Esacerbando questa posizione, si potrebbe sviluppare un'interpretazione ancora più radicale, che evidenzi le seguenti idee:

    1. Abolizione della proprietà privata nei settori strategici – Per evitare il dominio di pochi sul benessere collettivo, le grandi industrie, le risorse naturali e i servizi essenziali dovrebbero essere espropriati e gestiti dallo Stato o da enti sovranazionali.

    2. Redistribuzione forzata della ricchezza – La proprietà privata non può essere intoccabile se genera disuguaglianze. Le grandi ricchezze andrebbero ridotte attraverso un'imposta progressiva fortemente accentuata o addirittura con la confisca di beni eccedenti determinati limiti.

    3. Limitazione della proprietà fondiaria – I grandi latifondi dovrebbero essere collettivizzati o suddivisi equamente tra i lavoratori per evitare concentrazioni di potere economico e politico.

    4. Subordinazione della proprietà privata all’interesse collettivo – Ogni diritto di proprietà deve essere condizionato alla sua utilità sociale. Se un bene non è utilizzato in modo vantaggioso per la collettività, lo Stato deve poterlo requisire o riconvertire.

    5. Economia pianificata e controllo della produzione – La proprietà privata dei mezzi di produzione deve essere limitata per evitare speculazioni e crisi cicliche. Lo Stato dovrebbe assumere un ruolo dominante nella gestione dell’economia.

    In questa visione esacerbata, il concetto di proprietà privata viene visto come un privilegio revocabile, piuttosto che come un diritto inviolabile, trasformandosi in uno strumento funzionale al bene comune e alla giustizia sociale.


    La controcritica a una visione estremizzata della proprietà privata deve considerare le peculiarità regionali e la tradizione storica del territorio italiano, evitando generalizzazioni eccessive.

    1. La media proprietà come normalità sociale

    In Italia, la media proprietà è il modello più diffuso, frutto di un'evoluzione storica e culturale. Chi non la raggiunge spesso lo fa per scelta, preferendo evitare le complessità gestionali legate alla proprietà immobiliare. Non è un problema strutturale, ma una questione di preferenze individuali e condizioni di vita.

    2. Differenze regionali nella proprietà e nell’uso del territorio

    Il concetto di proprietà privata varia significativamente tra le regioni:

    • Lombardia → Prevale la proprietà di piccole case con giardino, riflettendo uno stile di vita più urbano e funzionale.
    • Veneto ed Emilia-Romagna → Presentano una tradizione di grandi case rurali, spesso con terreni coltivati, legata a una cultura agricola ancora viva.
    • Lazio e Sud Italia → Dominano i latifondi e le case coloniche, spesso derivanti da assetti storici che hanno lasciato grandi estensioni terriere a poche famiglie o aziende.

    3. La normativa deve rispettare le consuetudini locali

    Non è possibile applicare un unico principio normativo sulla proprietà privata per tutta Italia. La gestione del patrimonio immobiliare deve essere rapportata alle abitudini e alla cultura delle diverse aree, senza imporre soluzioni uguali per contesti molto diversi.

    4. La flessibilità come chiave della regolamentazione

    L’approccio legislativo alla proprietà non può essere rigido e assoluto, ma deve tener conto della storia, dell’economia e delle necessità locali. Un’eccessiva regolamentazione statale sul concetto di proprietà potrebbe risultare inefficace o persino dannosa in certe aree.

    Conclusione: il contesto prima della norma

    Le politiche sulla proprietà privata devono essere relative al contesto e non imposte in modo uniforme. L’idea di un’economia pianificata con un controllo centralizzato della proprietà ignora le differenze territoriali e sociali dell’Italia, dove la media proprietà rappresenta un equilibrio naturale tra gestione personale e benessere economico.