giovedì 24 aprile 2025

articolo 141 del codice della strada deve essere l'articolo fondamentale per qualsiasi persona o legge umanistica, sociale, tecnica e civile


ENCICLICA DEFINITIVA SULLA CONDOTTA STRADALE SECONDO LO SPIRITO DELL’ARTICOLO 141 DEL CODICE DELLA STRADA
“Non avere fretta, ché ogni incontro è sacro.”

I. PROEMIO

In nome del rispetto, della prudenza e della civiltà che deve governare ogni anima che si muove nel mondo, proclamiamo con voce ferma e cuore consapevole l’urgenza di una conversione morale nei comportamenti stradali. Lo facciamo alla luce dell’articolo 141 del Codice della Strada, non solo come norma, ma come principio di convivenza.

II. SUL VALORE DELLA LENTEZZA

  1. Nessun tempo terreno ha più valore della vita che si incontra lungo il cammino.

  2. La fretta, sorella dell’egoismo e madre della distrazione, è da considerarsi nemica del vivere comune.

  3. Colui che guida un mezzo, piccolo o grande, ha tra le mani il potere di generare sicurezza o danno, incontro o scontro, vita o tragedia.

III. SULL’ARTICOLO 141 CDS COME COMANDAMENTO CIVILE

  1. L’articolo 141 del Codice della Strada comanda che "il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo", adeguando velocità e comportamento "alle condizioni della strada, del traffico e dell’ambiente".

  2. Questa non è solo una prescrizione tecnica, bensì una legge spirituale della mobilità: chi si muove, deve farlo con attenzione, rispetto e disponibilità all’imprevisto.

  3. Il rispetto si manifesta non solo nelle regole ma nell’animo: rallentare, cedere il passo, accogliere chi appare davanti a sé “in qualunque situazione e in qualunque circostanza e in qualunque tipo di strada” è atto di umanità.

IV. SULL’INCONTRO CON L’ALTRO

  1. Ogni pedone, ciclista, anziano, bambino, disabile, animale, conducente inesperto, turista spaesato o lavoratore affaticato è da considerarsi presenza sacra lungo la via.

  2. Colui che guida deve predisporre lo spirito al riconoscimento dell’altro, senza mai pensare di avere “diritto” a passare prima, solo per il fatto di essere più veloce o più forte.

  3. Chi si presenta davanti a noi è un messaggero di umanità, da rispettare, da proteggere, da ascoltare con gli occhi e con la pazienza.

V. ESORTAZIONE FINALE

Popoli della strada, rallentate. Abbassate la mano del clacson e sollevate quella del saluto. Rinunciate alla corsa sterile e accogliete la lentezza come segno di evoluzione.
Che ogni incrocio sia un patto di pace, ogni frenata un gesto d’amore, ogni precedenza ceduta un seme di civiltà.

Così sia.

Firmato:
Custode dei Tempi della Strada,
Difensore del Rispetto e della Moderazione,
Testimone dell’Articolo 141 CDS.

giovedì 17 aprile 2025

Il Maestro e Margherita” al cinema: un film, un libro, una diplomazia


L’opinionista Silvia Davite riflette sul valore diplomatico dell’arte e della cultura russa, prendendo spunto dal nuovo film “Il Maestro e Margherita”. A differenza dell’Occidente, dice, la Russia usa la cultura non per business ma per costruire ponti. Un’analisi che tocca filosofia, storia e l’influenza culturale russa in Italia, con un richiamo alla figura di Lavrov e all’educazione cattolica.



Silvia Davite commenta l’uscita del film tratto dal romanzo di Bulgakov come una strategia di soft power culturale russo. Tra Lavrov, CL e l’eredità intellettuale di Monza, la cultura torna strumento di dialogo tra i popoli.


Silvia Davite esprime delle considerazioni sull’imminente uscita nelle sale italiane del film Il Maestro e Margherita, tratto dal celebre romanzo di Bulgakov. Pur riconoscendo il valore culturale dell’opera, la sua riflessione si concentra su un aspetto più ampio, legato alla cultura russa come strumento di diplomazia. Secondo Davite, mentre in Occidente la cultura è spesso subordinata all’economia e utilizzata come strumento per fare business, in Russia essa rappresenta invece un mezzo di dialogo tra popoli. Questa visione si riflette nelle parole di Lavrov, il ministro degli Esteri russo, che considera la cultura una via per promuovere la cooperazione e il multilateralismo, lontano da sommovimenti di piazza o rivoluzioni. Davite evidenzia come l’uso della cultura da parte della Russia sia anche un modo per diffondere l'idea di riformismo sociale e politico, sostenendo la fiducia nelle persone e l'azione comune.

In particolare, Davite nota come l’annuncio del film Il Maestro e Margherita abbia già avuto un impatto sulle vendite del libro in Italia, suggerendo che tale fenomeno possa essere visto come una mossa di diplomazia culturale da parte di Lavrov e del governo russo per promuovere una visione equilibrata della Russia, lontana sia dal stalinismo che dall’era Eltsin. Ricollegandosi alla storia dell'insegnamento dei testi di Jakobson e del romanzo stesso in Italia, Davite fa riferimento all'importanza della cultura russa anche in contesti locali, come Monza, dove i testi di autori russi venivano studiati prima della figura di Putin. Conclude la riflessione apprezzando la diplomazia culturale russa e le recenti foto di Nikolai Lugansky in Giappone, sottolineando l'amore globale per la Russia e il dovere di aprire negoziati internazionali.


Articolo originale:

Ho letto un articolo su @mymovies circa il film che sta per uscire nelle sale italiane (il prossimo 15 Maggio)

dal titolo “Il Maestro e Margherita”, estratto dal celebre romanzo di Bulgakov, che sinceramente non mi ha convinta.

Perché la cultura per la Russia è LA diplomazia 

A differenza dell’Occidente che usa la cultura e la sottomette all’economia, la cultura per l’Occidente è solo uno strumento per fare business, per la Russia 🇷🇺 invece la cultura è un vero strumento di dialogo! Per Lavrov poi è l’intelligenza nel pensare prioritario il dialogo tra popoli e persone e questo dovrebbe capirlo ancora di più CL perché il caro Lavrov pratica la sussidiarietà e unisce così CL all'ottimismo di Togliatti e del PCI di Napolitano e Minniti (che infatti è un insegnante di filosofia), l'ottimismo per le persone, la fiducia nelle persone, nella loro originalità e nell'azione comune pratica che, in quanto pratica, si contrappone ai sommovimenti di piazza e alle rivoluzioni per instradare sulla via del riformismo sociale e politico fondato sul multilateralismo e la cooperazione tra popoli. Chiunque abbia visto #LoveLess nella scena finale di lei che si allena con la tuta della Russia, sa perfettamente che per ogni russo, indipendentemente da come la pensi, la Russia 🇷🇺 lo Stato russo è l’estensione stessa del proprio essere.                                                                     Amici @mymovies capisco tutto, ma andiamo oltre le apparenze! 

Ma secondo voi un film come quello dedicato a Il Maestro e Margherita che per il solo fatto di essere stato annunciato, ha prodotto l'effetto che il libro di Bulgakov schizzasse nelle classifiche italiane dei libri più venduti... Non è una grandissima operazione di diplomazia culturale di Lavrov e @rusembitaly

per esaltare @KremlinRussia che notoriamente non è uno stalinista e manco El'cin, ma rappresenta l’equilibrio della dottrina sociale in Russia? @UCSCEI @Pontifex_it Lo sapete vero che è grazie ad insegnanti CL filo russi che a Monza, come altrove, studiammo sui testi di Jakobson e sul Maestro e Margherita prima dell’ascesa di Putin, vero ?                                                                                                                                         Well Done #Lavrov @mfa_russia se aggiungiamo le straordinarie foto appena pubblicate da #NikolaiLugansky in Giappone con gli ingegneri #Tojota è bingo! Il mondo ama la Russia con buona pace di 

@kajakallas @pinapic @guerini_lorenzo @PaoloGentiloni

 Aprire il negoziato è un dovere!

martedì 15 aprile 2025

Call to action PD


Di Silvia Davite 

Pur di non far la pace con @KremlinRussia Italia ed UE spendono 800 mld. € per ReArm EU e mln di 💶 per flotte di meravigliosi yatch con buona pace di italiani in difficoltà e servizi pubblici per tutti.

 @MEF_GOV , @Palazzo_Chigi , @Quirinale

(Vedi articolo apparso su:

https://gazzetta.it/motori/la-mia-barca/13-04-2025/yacht-sequestrato-oligarca-russo-com-e-fatto-e-chi-lo-paga_amp.shtml )

@rusembitaly

Considerazioni generali 


Il Partito Democratico tra radici popolari e derive tecnocratiche: una riflessione critica

Di E.Faccio

In questi tempi complessi, torna al centro del dibattito il ruolo e l'identità del Partito Democratico. Un tempo guidato da figure che incarnavano una visione politica radicata nel popolo – come Napolitano, Prodi, Minniti e il Presidente Mattarella – oggi sembra sempre più influenzato da logiche tecnocratiche e da un’Europa vista come distante dalla quotidianità della gente comune.

Alcune voci critiche sottolineano come il PD rischi di perdere la propria anima popolare, avvicinandosi invece a una gestione elitaria del potere, rappresentata da esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. Questo spostamento di equilibrio alimenta una crescente distanza tra la base elettorale e la dirigenza, specialmente su temi sensibili come il welfare, la redistribuzione delle risorse e il contrasto alle disuguaglianze.

Un esempio emblematico è la questione dei beni sequestrati agli oligarchi russi. C'è chi chiede, con forza, che queste risorse – oggi inutilmente impiegate per il mantenimento di yacht e staff di lusso – vengano invece rimesse in circolo per sostenere le fasce più deboli della popolazione. È stato sollecitato l'intervento della senatrice friulana Tatjana Rojc affinché presenti un’interrogazione al Governo: il tema è urgente e simbolico, perché rappresenta un’occasione per restituire dignità e concretezza alla politica.

Il Partito Democratico ha davanti a sé una scelta importante: recuperare il suo spirito originario, costruito sul legame col popolo e sulla difesa dei più fragili, oppure continuare su una strada che rischia di trasformarlo in una forza distante, più attenta alle compatibilità europee che ai bisogni reali dei cittadini.

È tempo di decidere da che parte stare.


Appelli

Di S. Davite 

Cosa serve ora ?


1. Critica alla direzione del PD:

Il messaggio esprime preoccupazione per l'attuale orientamento del Partito Democratico, sostenendo che si stia allontanando dalle sue radici popolari rappresentate da figure come Napolitano, Prodi, Minniti e Mattarella. Si accusa il partito di essere ora influenzato da élite europee, con riferimento a esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. La critica si concentra su una percepita perdita di connessione con il popolo e un avvicinamento a interessi tecnocratici.



2. Appello per l'utilizzo dei beni sequestrati agli oligarchi russi:

Il messaggio sollecita la senatrice Tatjana Rojc del PD a presentare un'interrogazione parlamentare al governo riguardo ai negoziati per l'utilizzo dei beni sequestrati agli oligarchi russi. Si propone di destinare tali risorse a beneficio delle persone in difficoltà economica, criticando lo spreco di denaro pubblico per il mantenimento di yacht e staff appartenenti agli oligarchi. L'appello è rivolto anche ad altre figure del PD, come Elly Schlein e Debora Serracchiani.


Con questo messaggio muoviamo una critica verso la direzione attuale del PD, sostenendo che sta tradendo le sue radici popolari rappresentate da figure come Napolitano, Prodi, Minniti e Mattarella. Secondo l’autore, il partito non è più vicino al popolo ma agli interessi delle élite europee. Viene espresso dissenso verso l’influenza di esponenti come Gentiloni, Picierno e Guerini. Si suggerisce un allontanamento dai valori fondativi del centrosinistra italiano. Il tweet riflette una tensione interna tra visioni popolari e tecnocratiche del partito.

Se aderisci all'iniziativa comunicativa abbiamo preparato già i testi da inviare facendo copia e incolla via piattaforma " x " coi seguenti messaggi:

--------1----------

certa che la parlamentare friulana @tatjana_rojc del @pdnetworkpresentano un’interrogazione a @Palazzo_Chigi circa i passi sul negoziato  per rimettere in circolo per la povera gente i soldi che sprechiamo pagando yacht e staff degli oligarchi russi! @bocciapersa @ellyesse

----------2---------

Altrimenti il PD @fpizzul @graziano_delrio non è il partito di popolo di Napolitano @romanoprodi Minniti  e del Presidente Mattarella @Quirinale ma è il partito degli ambasciatori degli  Oligarchi Europei come @PaoloGentiloni @pinapic @guerini_lorenzo #sapevatelo

Buona condivisione!


Redazione Blog E.S.

venerdì 11 aprile 2025

Questioni comuni retributive


Detrazioni in Busta

    Le *detrazioni* sono riduzioni dell’IRPEF dovuta, concesse dallo Stato in base a diversi criteri (reddito, carichi familiari, tipo di lavoro). Sono applicate direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga per diminuire l'importo delle tasse da pagare.

    Nella tua busta paga trovi:

    • *"DETRAZIONI applic. Ld"* → Detrazioni generali sull’IRPEF per lavoro dipendente.
    • *"DETRAZIONI" (845,34)* → È la somma delle detrazioni fiscali applicate per abbassare l’imposta dovuta.
    Le *addizionali IRPEF* sono imposte aggiuntive che si pagano alla Regione e al Comune di residenza, calcolate in base al reddito imponibile. Sono applicate direttamente in busta paga e trattenute dal datore di lavoro.

    Nella tua busta paga trovi:

    • *"Add.Reg. IRPEF a.p. LOMBARDIA"* → Addizionale regionale IRPEF per la Lombardia (la Regione stabilisce ogni anno l'aliquota).
    • *"Add.Com. IRPEF a.p. SIRTORI"* → Addizionale comunale per il Comune di Sirtori (può variare da comune a comune).
    • *"Add.Com. IRPEF acconto SIRTORI"* → Parte dell’addizionale comunale trattenuta come anticipo per l’anno successivo.
    • *Le detrazioni* riducono l’importo dell’IRPEF da pagare.
    • *Le addizionali* sono imposte aggiuntive da versare alla Regione e al Comune.

    Quindi, se da una parte hai delle detrazioni che ti abbassano l’IRPEF, dall’altra hai le addizionali che aumentano l’importo totale delle imposte da versare.

    2 Tutte le imposte e i contributi presenti in busta paga vengono trattenuti dal datore di lavoro, che poi li versa agli enti competenti. Ecco come funziona il pagamento:

    • Il datore di lavoro trattiene ogni mese l’**IRPEF** e le *addizionali regionali e comunali* dalla busta paga.
    • Il pagamento avviene attraverso il *modello F24*, un modulo usato per versare imposte e contributi.
    • Le scadenze sono:
      • *IRPEF*: Versata mensilmente all’Agenzia delle Entrate.
      • *Addizionale Regionale*: Versata a rate da gennaio a novembre dell'anno successivo a quello di riferimento.
      • *Addizionale Comunale*: Pagata in acconto e saldo (come l’IRPEF).
    • Il datore di lavoro trattiene dalla busta paga la quota di contributi a carico del lavoratore e aggiunge la quota a carico dell’azienda.
    • I contributi vengono versati all’**INPS** con il modello F24 entro il *16 del mese successivo*.
    • Questi contributi servono per finanziare:
      • Pensione
      • Disoccupazione (NASpI)
      • Malattia, maternità
      • Altre prestazioni previdenziali
    • Il datore di lavoro versa il premio INAIL annualmente in *due rate*:
      • *Prima rata entro il 16 febbraio* (acconto).
      • *Saldo entro il 16 giugno*.
    • Serve per garantire l'assicurazione contro infortuni e malattie professionali ai lavoratori.
    Tutti questi pagamenti avvengono tramite il *modello F24*, che il datore di lavoro compila e invia all’Agenzia delle Entrate. Può pagarli:
    • *Online* tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate o la banca.
    • *In banca o in posta* con il modello cartaceo.
    • *Tramite un commercialista o consulente del lavoro*, che gestisce la contabilità aziendale.

    Tutto questo viene fatto automaticamente dal datore di lavoro, quindi il dipendente non deve preoccuparsi di nulla: vede solo le trattenute in busta paga e riceve il netto.

    3 Il lavoratore ha il *diritto* di verificare che il datore di lavoro stia effettivamente versando i contributi previdenziali e assistenziali all’INPS e all’INAIL. Tuttavia, il datore di lavoro *non è obbligato* a fornire ogni mese una certificazione diretta dei versamenti. Ecco come puoi controllare:

    • Puoi *chiedere informalmente* al datore di lavoro un'attestazione dei versamenti contributivi.
    • Se il datore rifiuta, non è una violazione della privacy, ma può non voler fornire il dettaglio ogni mese.
    Il modo più sicuro per controllare i tuoi contributi è farlo direttamente tramite *l'INPS*:
    • Accedi al sito *INPS* ([www.inps.it](https://www.inps.it)) con *SPID, CIE o CNS*.
    • Vai alla sezione *“Fascicolo Previdenziale del Cittadino”*.
    • Controlla la tua *posizione contributiva*, che mostra i contributi versati dal datore di lavoro.
    • Puoi anche scaricare l’**Estratto Conto Contributivo**, che riporta tutti i contributi accreditati.
    Se scopri che il datore di lavoro *non ha versato i contributi*, puoi:
    • *Segnalare il problema all'INPS*, che può avviare un controllo.
    • *Rivolgerti a un sindacato o a un avvocato del lavoro* per un’azione legale.

    Il mancato versamento dei contributi è una *grave irregolarità*, e il datore di lavoro rischia sanzioni amministrative e penali.

    Riassunto

    Ecco una tabella riassuntiva di tutto il processo di trattenute, versamenti e controlli in busta paga:

    *Voce**Chi la paga?**Dove va il pagamento?**Come viene versata?**Come il lavoratore può controllare?*





    *IRPEF* (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)Lavoratore (trattenuta in busta)Agenzia delle EntrateModello F24 (versato dal datore)Non visibile direttamente, ma il CUD annuale mostra le tasse versate
    *Addizionale Regionale IRPEF*LavoratoreRegione di residenzaModello F24 (rate mensili)Non visibile subito, ma nel CUD
    *Addizionale Comunale IRPEF*LavoratoreComune di residenzaModello F24 (acconto e saldo)Non visibile subito, ma nel CUD
    *Contributi INPS* (Pensione, NASpI, maternità, malattia, ecc.)Lavoratore + Datore di lavoroINPSModello F24 (mensile)Controllabile su "Fascicolo Previdenziale del Cittadino" sul sito INPS
    *Contributi INAIL* (Assicurazione contro infortuni)Datore di lavoroINAILModello F24 (rata annuale)Non accessibile direttamente dal lavoratore, ma verificabile in caso di infortunio
    *Quota TFR (Trattamento di Fine Rapporto)*Datore di lavoroAccantonata in azienda o fondo pensioneInserita nel TFR fino alla fine del rapporto di lavoroControllabile sul fondo pensione o richiesta all’azienda
    *Detrazioni Fiscali (Lavoro dipendente, familiari a carico, ecc.)*Riduzione dell’IRPEF per il lavoratoreDedotta dall’IRPEF dovutaApplicata direttamente in busta pagaVisibile nella busta paga e nel CUD

    Ecco una tabella riassuntiva con tutti gli elementi della busta paga, comprese le voci retributive, contributive e identificative:

    ---

    *Voce**Descrizione**Chi la paga?**Dove va il pagamento?**Come viene versata?**Come il lavoratore può controllare?*






    *Codici Identificativi*Contengono il numero di matricola INPS, INAIL, codice fiscale del lavoratore e P.IVA aziendale
    Agenzia delle Entrate, INPS, INAILRegistrati nei database fiscali e previdenzialiNon modificabili dal lavoratore, solo consultabili
    *Tipo Rapporto (PT, FT, ecc.)*Indica se il lavoratore è a tempo pieno (FT) o parziale (PT)
    Definito nel contrattoVisibile in busta paga e nel contratto
    *Paga Base*Salario minimo previsto dal contratto collettivo nazionaleDatore di lavoroLavoratoreAccredito in busta pagaVisibile in busta paga
    *Contributi Previdenziali INPS*Pensione, disoccupazione, malattia, maternità, assegni familiariLavoratore + Datore di lavoroINPSModello F24 (mensile)Fascicolo Previdenziale INPS
    *Contributi INAIL*Assicurazione contro gli infortuni sul lavoroDatore di lavoroINAILModello F24 (annuale)Non direttamente visibile
    *E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione)*Indennità aggiuntiva obbligatoria per alcuni contrattiDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Varie*Indennità particolari, premi aziendali, ecc.Datore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Scatti di Anzianità*Aumenti retributivi automatici per anni di servizioDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Superminimo*Importo aggiuntivo alla paga base, individuale o collettivoDatore di lavoroLavoratorePagata in busta pagaVisibile in busta paga
    *Detrazioni Fiscali*Riduzione dell’IRPEF per lavoro dipendente e familiari a caricoLavoratoreAgenzia delle EntrateDedotta dall’IRPEF dovutaVisibile in busta paga e nel CUD
    *IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche)*Tassa sul redditoLavoratore (trattenuta in busta)Agenzia delle EntrateModello F24 (mensile)CUD annuale
    *Addizionale Regionale IRPEF*Tassa sul reddito per la RegioneLavoratoreRegioneModello F24 (rate mensili)CUD annuale
    *Addizionale Comunale IRPEF*Tassa sul reddito per il ComuneLavoratoreComuneModello F24 (acconto e saldo)CUD annuale
    *Quota TFR (Trattamento di Fine Rapporto)*Accantonamento per la liquidazioneDatore di lavoroFondo TFR o aziendaAccantonata fino a fine rapportoVisibile nel fondo TFR o su richiesta
    *Codici Identificativi del Lavoratore*Numero di matricola aziendale e fiscale
    Registrati nei database aziendaliVisibili in busta paga

    ---

    Questa tabella riassume tutti gli elementi della busta paga e spiega chi paga cosa, dove vanno i soldi e come puoi controllare le trattenute.

    Ecco le definizioni dei concetti di *ROL**ferie* e *permessi*, con la distinzione tra maturati, goduti e residui:

    I ROL sono permessi retribuiti concessi ai lavoratori per ridurre l'orario di lavoro senza perdita di retribuzione. Sono previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
    *Voce**Descrizione*


    *ROL Maturati*Ore di permesso accumulate dal lavoratore in base ai mesi lavorati
    *ROL Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *ROL Residui*Ore di permesso ancora disponibili da usare

    Esempio: Se in un anno maturi *72 ore di ROL*, ne usi *40 ore*, ti restano *32 ore* di ROL residui.

    ---

    Sono ore di permesso che il lavoratore può usare per motivi personali, tra cui ex festività e permessi speciali (Legge 104 per assistenza a familiari).
    *Voce**Descrizione*


    *Permessi Maturati*Ore di permesso accumulate in base al contratto
    *Permessi Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *Permessi Residui*Ore di permesso ancora disponibili

    Esempio: Se maturi *12 ore di permesso all’anno* e ne usi *8*, te ne restano *4 ore residue*.

    ---

    Le ferie sono giorni di riposo retribuiti spettanti a ogni lavoratore. Il numero dipende dal CCNL e dall'anzianità di servizio.
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maturate*Giorni di ferie accumulati in base ai mesi lavorati
    *Ferie Godute*Giorni di ferie effettivamente utilizzati
    *Ferie Residue*Giorni di ferie ancora disponibili da usare

    Esempio: Se hai diritto a *26 giorni di ferie all’anno*, ne usi *20*, te ne restano *6 giorni di ferie residue*.

    ---

    Alcuni contratti prevedono ferie aggiuntive per specifiche categorie di lavoratori (es. anzianità di servizio, lavori usuranti).
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maggiorate Maturate*Giorni extra accumulati per diritto contrattuale
    *Ferie Maggiorate Godute*Giorni extra effettivamente utilizzati
    *Ferie Maggiorate Residue*Giorni extra ancora disponibili

    Esempio: Se per anzianità maturi *2 giorni extra di ferie all’anno* e ne usi *1*, te ne resta *1 giorno*.

    ---

    *Tipo**Maturati**Goduti**Residui*




    *ROL*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Permessi Retribuiti*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Ferie*Giorni accumulatiGiorni utilizzatiGiorni ancora disponibili
    *Ferie Maggiorate*Giorni extra accumulatiGiorni extra utilizzatiGiorni extra ancora disponibili

    5 Ecco le definizioni dei concetti di *ROL**ferie* e *permessi*, con la distinzione tra maturati, goduti e residui:

    I ROL sono permessi retribuiti concessi ai lavoratori per ridurre l'orario di lavoro senza perdita di retribuzione. Sono previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL).
    *Voce**Descrizione*


    *ROL Maturati*Ore di permesso accumulate dal lavoratore in base ai mesi lavorati
    *ROL Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *ROL Residui*Ore di permesso ancora disponibili da usare

    Esempio: Se in un anno maturi *72 ore di ROL*, ne usi *40 ore*, ti restano *32 ore* di ROL residui.

    ---

    Sono ore di permesso che il lavoratore può usare per motivi personali, tra cui ex festività e permessi speciali (Legge 104 per assistenza a familiari).
    *Voce**Descrizione*


    *Permessi Maturati*Ore di permesso accumulate in base al contratto
    *Permessi Goduti*Ore di permesso effettivamente utilizzate
    *Permessi Residui*Ore di permesso ancora disponibili

    Esempio: Se maturi *12 ore di permesso all’anno* e ne usi *8*, te ne restano *4 ore residue*.

    ---

    Le ferie sono giorni di riposo retribuiti spettanti a ogni lavoratore. Il numero dipende dal CCNL e dall'anzianità di servizio.
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maturate*Giorni di ferie accumulati in base ai mesi lavorati
    *Ferie Godute*Giorni di ferie effettivamente utilizzati
    *Ferie Residue*Giorni di ferie ancora disponibili da usare

    Esempio: Se hai diritto a *26 giorni di ferie all’anno*, ne usi *20*, te ne restano *6 giorni di ferie residue*.

    ---

    Alcuni contratti prevedono ferie aggiuntive per specifiche categorie di lavoratori (es. anzianità di servizio, lavori usuranti).
    *Voce**Descrizione*


    *Ferie Maggiorate Maturate*Giorni extra accumulati per diritto contrattuale
    *Ferie Maggiorate Godute*Giorni extra effettivamente utilizzati
    *Ferie Maggiorate Residue*Giorni extra ancora disponibili

    Esempio: Se per anzianità maturi *2 giorni extra di ferie all’anno* e ne usi *1*, te ne resta *1 giorno*.

    ---

    *Tipo**Maturati**Goduti**Residui*




    *ROL*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Permessi Retribuiti*Ore accumulateOre utilizzateOre ancora disponibili
    *Ferie*Giorni accumulatiGiorni utilizzatiGiorni ancora disponibili
    *Ferie Maggiorate*Giorni extra accumulatiGiorni extra utilizzatiGiorni extra ancora disponibili

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    *ROL (Riduzione Orario di Lavoro)* e i *permessi della Legge 104/1992* sono due istituti diversi:

    *Caratteristica**ROL (Lavoratore Ordinario)**ROL (Lavoratore con Legge 104)*



    *Scopo*Riduzione dell'orario di lavoro per compensare l’eccesso di ore lavoratePermessi speciali per assistere un familiare con disabilità o per il lavoratore disabile
    *Base normativa*Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL)Legge 104/1992, art. 33
    *Beneficiari*Tutti i lavoratori dipendentiLavoratori con disabilità o con familiari disabili
    *Durata*Stabilita dal CCNL, di solito tra 72 e 104 ore all’anno3 giorni di permesso mensile retribuito o 2 ore al giorno per il lavoratore disabile
    *Retribuzione*Retribuito al 100%Retribuito al 100% dall’INPS
    *Utilizzo*Può essere usato per motivi personali senza giustificazioneDeve essere motivato e documentato per l'assistenza al familiare disabile
    *Fruizione*A ore o a giornate, secondo le regole aziendaliA giornate intere o a ore, a scelta del lavoratore

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    • *Lavoratore Ordinario:*
      • Se ha diritto a *96 ore di ROL all'anno*, può prenderle quando vuole, previo accordo con il datore di lavoro.
    • *Lavoratore con Legge 104:*
      • Se assiste un familiare con disabilità grave, ha diritto a *3 giorni di permesso al mese* (o 2 ore al giorno se è disabile lui stesso).
      • Questi permessi non dipendono dal contratto di lavoro, ma dalla Legge 104.

    In sintesi, i *ROL* sono un diritto *contrattuale per tutti*, mentre i *permessi della 104* sono un diritto *specifico per chi assiste un familiare disabile o è disabile stesso*.

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    Il *TFR (Trattamento di Fine Rapporto)* è una somma accantonata dal datore di lavoro ogni mese per essere corrisposta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro.

    Il TFR annuo si calcola come:

    \[ TFR = \frac{Retribuzione Annua Lorda}{13,5} \]

    Dove la *Retribuzione Annua Lorda (RAL)* comprende stipendio base, superminimi, scatti, tredicesima e altri compensi fissi.

    ---

    La quota accantonata ogni mese si ottiene dividendo il valore annuo per 12, risultando in una *percentuale media del 7,41% sulla retribuzione lorda mensile*.
    *Settore CCNL**Percentuale Mensile TFR (stimata)*


    *Industria* (metalmeccanico, chimico, alimentare)*7,41%*
    *Commercio e Terziario**7,41%*
    *Edilizia**7,41%*
    *Trasporti e Logistica**7,41%*
    *Pubblico Impiego (Scuola, Sanità, PA)**2,5% in gestione separata + 6,91% di quota accantonata*
    *Agricoltura**7,41%*
    *Credito e Assicurazioni**7,41%*
    *Turismo e Ristorazione**7,41%*
    *Cooperative Sociali**7,41%*

    ---

    • La *percentuale del 7,41%* è una media generale, ma può variare leggermente in base al CCNL.
    • Nel *Pubblico Impiego*, il TFR viene gestito con il *TFS (Trattamento di Fine Servizio)* che ha regole diverse.
    • Alcuni settori prevedono che il lavoratore versi il TFR ai *fondi di previdenza complementare*, in questo caso l'importo non resta in azienda.

    8

    Ecco il significato delle voci indicate nella busta paga:

    1. *Fondo a.p. Rivalut. Quota a.c.*
      • Si riferisce alla rivalutazione del TFR accantonato (Trattamento di Fine Rapporto) nel fondo aziendale. "a.p." indica "anno precedente", mentre "a.c." sta per "anno corrente". Serve a mantenere il potere d’acquisto del TFR accumulato.
    2. *Rivalutazione TFR a.p.*
      • È la rivalutazione del TFR maturato fino all’anno precedente, calcolata in base all’indice ISTAT (1,5% fisso + il 75% dell’inflazione annua).
    3. *Rivalutazione TFR a.c.*
      • È la rivalutazione del TFR maturato nell’anno corrente, con le stesse modalità del punto precedente.
    4. *Rivalutazione TFR dal 2001*
      • Indica la rivalutazione del TFR maturato dal 2001 in poi. Dal 2007, chi ha scelto di lasciare il TFR in azienda lo vede rivalutato con le regole sopra descritte.
    5. *Lordizzo malattia*
      • Si riferisce al compenso lordo che il datore di lavoro deve erogare durante il periodo di malattia del dipendente.
    6. *Indennità INPS 50% su malattia 75%, 4 su 20 giorni*
      • Indica che l’INPS copre il 50% della retribuzione per il periodo di malattia, ma con una percentuale specifica del 75% nel caso in cui la malattia superi i 4 giorni fino a 20 giorni totali.
    7. *Permessi non goduti*
      • Sono i permessi retribuiti che il dipendente ha maturato ma non ha usufruito. Vengono liquidati in busta paga.
    8. *R.O. non goduta* (Riposi Obbligatori non goduti)
      • È il pagamento dei giorni di riposo (ad esempio, domenicali o festivi) che il lavoratore avrebbe dovuto avere ma ha lavorato comunque.
    9. *Gratifica Natalizia*
      • È la cosiddetta "tredicesima mensilità", una retribuzione aggiuntiva pagata a dicembre come bonus natalizio.
    10. *Trattenuta preavviso*
      • Se il dipendente si dimette senza rispettare il periodo di preavviso stabilito dal contratto, il datore di lavoro trattiene l’importo equivalente alle retribuzioni dei giorni di preavviso non rispettati.

    Questa busta paga sembra riferirsi a una chiusura del rapporto di lavoro con liquidazione di ferie, permessi, TFR e altre spettanze.


    Di Comitato Redazionale 

    EF

    Proprietà privata in Europa secondo il manifesto di Ventotene



    Il Manifesto di Ventotene, scritto nel 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e altri antifascisti confinati sull’isola di Ventotene, è un documento fondamentale per l’idea di un’Europa unita e federale. I suoi punti principali sono:

    1. Superamento dello Stato nazionale – La guerra è vista come conseguenza dell’esistenza di Stati sovrani in competizione tra loro. Per evitarla, bisogna creare una federazione europea con un potere superiore agli Stati.

    2. Un’Europa federale – L’obiettivo è costruire un’unione tra i popoli europei, con un governo centrale che garantisca pace, libertà e giustizia.

    3. Democrazia e libertà – La nuova Europa dovrà basarsi su istituzioni democratiche, evitando le derive autoritarie e dittatoriali.

    4. Giustizia sociale ed economia regolata – Il Manifesto propone una riforma economica che elimini privilegi e disuguaglianze, garantendo diritti e benessere a tutti i cittadini.

    5. Un progetto rivoluzionario – Il cambiamento non può essere solo graduale, ma deve avvenire attraverso una trasformazione radicale della politica e delle istituzioni.

    Il Manifesto di Ventotene ha ispirato il processo di integrazione europea, contribuendo alla nascita dell’Unione Europea.


    I riferimenti specifici del manifesto alla proprietà privata 

    Il Manifesto di Ventotene affronta il concetto di proprietà privata con una prospettiva critica, ritenendola uno degli elementi che hanno favorito le disuguaglianze sociali e la concentrazione del potere economico nelle mani di pochi. Esacerbando questa posizione, si potrebbe sviluppare un'interpretazione ancora più radicale, che evidenzi le seguenti idee:

    1. Abolizione della proprietà privata nei settori strategici – Per evitare il dominio di pochi sul benessere collettivo, le grandi industrie, le risorse naturali e i servizi essenziali dovrebbero essere espropriati e gestiti dallo Stato o da enti sovranazionali.

    2. Redistribuzione forzata della ricchezza – La proprietà privata non può essere intoccabile se genera disuguaglianze. Le grandi ricchezze andrebbero ridotte attraverso un'imposta progressiva fortemente accentuata o addirittura con la confisca di beni eccedenti determinati limiti.

    3. Limitazione della proprietà fondiaria – I grandi latifondi dovrebbero essere collettivizzati o suddivisi equamente tra i lavoratori per evitare concentrazioni di potere economico e politico.

    4. Subordinazione della proprietà privata all’interesse collettivo – Ogni diritto di proprietà deve essere condizionato alla sua utilità sociale. Se un bene non è utilizzato in modo vantaggioso per la collettività, lo Stato deve poterlo requisire o riconvertire.

    5. Economia pianificata e controllo della produzione – La proprietà privata dei mezzi di produzione deve essere limitata per evitare speculazioni e crisi cicliche. Lo Stato dovrebbe assumere un ruolo dominante nella gestione dell’economia.

    In questa visione esacerbata, il concetto di proprietà privata viene visto come un privilegio revocabile, piuttosto che come un diritto inviolabile, trasformandosi in uno strumento funzionale al bene comune e alla giustizia sociale.


    La controcritica a una visione estremizzata della proprietà privata deve considerare le peculiarità regionali e la tradizione storica del territorio italiano, evitando generalizzazioni eccessive.

    1. La media proprietà come normalità sociale

    In Italia, la media proprietà è il modello più diffuso, frutto di un'evoluzione storica e culturale. Chi non la raggiunge spesso lo fa per scelta, preferendo evitare le complessità gestionali legate alla proprietà immobiliare. Non è un problema strutturale, ma una questione di preferenze individuali e condizioni di vita.

    2. Differenze regionali nella proprietà e nell’uso del territorio

    Il concetto di proprietà privata varia significativamente tra le regioni:

    • Lombardia → Prevale la proprietà di piccole case con giardino, riflettendo uno stile di vita più urbano e funzionale.
    • Veneto ed Emilia-Romagna → Presentano una tradizione di grandi case rurali, spesso con terreni coltivati, legata a una cultura agricola ancora viva.
    • Lazio e Sud Italia → Dominano i latifondi e le case coloniche, spesso derivanti da assetti storici che hanno lasciato grandi estensioni terriere a poche famiglie o aziende.

    3. La normativa deve rispettare le consuetudini locali

    Non è possibile applicare un unico principio normativo sulla proprietà privata per tutta Italia. La gestione del patrimonio immobiliare deve essere rapportata alle abitudini e alla cultura delle diverse aree, senza imporre soluzioni uguali per contesti molto diversi.

    4. La flessibilità come chiave della regolamentazione

    L’approccio legislativo alla proprietà non può essere rigido e assoluto, ma deve tener conto della storia, dell’economia e delle necessità locali. Un’eccessiva regolamentazione statale sul concetto di proprietà potrebbe risultare inefficace o persino dannosa in certe aree.

    Conclusione: il contesto prima della norma

    Le politiche sulla proprietà privata devono essere relative al contesto e non imposte in modo uniforme. L’idea di un’economia pianificata con un controllo centralizzato della proprietà ignora le differenze territoriali e sociali dell’Italia, dove la media proprietà rappresenta un equilibrio naturale tra gestione personale e benessere economico.